Regioni: sì alla modifica dello statuto. La Toscana avrà un sottosegretario

FIRENZE – La Toscana avrà un sottosegretario alla presidenza della Giunta, scelto tra i consiglieri regionali, e un ufficio di presidenza del Consiglio regionale allargato a sette membri anziché i cinque attuali. E’ quanto prevede la legge di revisione statutaria della Regione approvata oggi dal Consiglio regionale (e sulla quale ha già preso posizione la […]

FIRENZE – La Toscana avrà un sottosegretario alla presidenza della Giunta, scelto tra i consiglieri regionali, e un ufficio di presidenza del Consiglio regionale allargato a sette membri anziché i cinque attuali. E’ quanto prevede la legge di revisione statutaria della Regione approvata oggi dal Consiglio regionale (e sulla quale ha già preso posizione la consigliera del Gruppo Misto, Elisa Tozzi), in seconda lettura, con 24 voti favorevoli (Pd, Fi e M5S), il voto contrario di Fdi, Italia Viva e della consigliera Elisa Tozzi (gruppo Misto). Non hanno partecipato al voto il consigliere Pd, Giacomo Bugliani e la Lega. In prima lettura, a ottobre, il testo era stato approvato con 30 voti a favore (Pd, Lega, Fdi e Fi), un voto contrario (Italia Viva) e la non partecipazione al voto del M5S.

La discussione odierna della legge ha aperto un lungo dibattito in aula e ha comportato anche due sospensioni dei lavori. Il capo gruppo Pd Vincenzo Ceccarelli ha ricordato che l’atto “è stato votato dalla stragrande maggioranza del Consiglio a ottobre. Pensiamo che questo cambio di posizioni sia dovuto al fatto che il centrodestra non ha ancora smaltito quando accaduto a Roma con l’elezione del presidente della Repubblica. Prendiamo atto che il centrodestra non esiste più e questo si riverbera anche a Firenze”. Annunciando la non partecipazione al voto, Bugliani ha spiegato che la decisione si basa su “ragioni di metodo e di merito”. “Sappiamo bene – ha precisato – che questa riforma comporta un aumento dei costi, ci sono aumenti evidenti e altri meno evidenti, ma questa modifica degli assetti istituzionali implica necessariamente un aumento di costi”. Questa “scelta mi costa fatica, ma lo faccio con la dignità di chi ritiene che la coerenza in politica sia una virtù”.