Renai: avevano “steso” una rete di 30 metri in uno dei laghi. Denunciati dalla Polizia provinciale per bracconaggio ittico

SIGNA – Due persone sono state sanzionate dalla Polizia provinciale per bracconaggio ittico e mancato rispetto della normativa anti Covid. Lo segnala il Wwf della Toscana. E’ successo nell’area dei Renai, dove la Polizia provinciale di Firenze, da qualche settimana, sta effettuando una serie di verifiche sul rispetto del Dpcm in ottemperanza alle misure sanitarie. […]

SIGNA – Due persone sono state sanzionate dalla Polizia provinciale per bracconaggio ittico e mancato rispetto della normativa anti Covid. Lo segnala il Wwf della Toscana. E’ successo nell’area dei Renai, dove la Polizia provinciale di Firenze, da qualche settimana, sta effettuando una serie di verifiche sul rispetto del Dpcm in ottemperanza alle misure sanitarie. E a Signa, sotto la supervisione scientifica del Wwf, sono stati effettuati alcuni controlli mirati e con la collaborazione delle guardie giurate del Wwf Italia. Nelle ultime settimane, infatti, sono state sanzionate una quindicina di persone trovate a pescare illegalmente all’interno dei laghi e in violazione del Dpcm del 3 novembre, che prevede una sanzione minima di 280 euro per coloro che si recano fuori dal proprio Comune di residenza senza giustificato motivo. Nei giorni scorsi, invece, gli agenti della Polizia provinciale hanno individuato due persone con canna da pesca poste su due rive diverse. I due pescatori, alla vista degli agenti, si sono dati alla fuga per poi essere ripresi e identificati. Sul luogo di pesca una rete tramaglio di circa trenta metri parzialmente immersa, che era retta da un canapo fissato alle radici degli alberi, teso fra le due rive di uno dei laghi. Le due persone sono state quindi sanzionate per la normativa anti Covid-19, per la mancanza di licenza di pesca e per l’utilizzo di mezzo non consentito di pesca. “L’operazione – si legge in una nota – assume particolare importanza perché riguarda un atto di bracconaggio svolto all’interno di un’area di grande interesse ambientale, che fa parte della rete dei “Siti Natura 2000”, classificata come ZSC e ZPS (“Stagni della Piana Fiorentina e Pratese”). Nei prossimi giorni le indagini procederanno per verificare se la fauna ittica prelevata era oggetto anche di commercio.