Rete Saharawi: il bilancio dell’assemblea, le prospettive per il 2024. Nadia Conti è la nuova presidente

CAMPI BISENZIO – “L’aspirazione che il nostro lavoro abbia un respiro internazionalista si sta avverando, questo obiettivo che si era  posto la Rete Saharawi fin dal 2020 è ormai una realtà, abbiamo il dovere di far sognare i giovani che si avvicinano alla causa Saharawi, il presente che non proietta le sue idee e i […]

CAMPI BISENZIO – “L’aspirazione che il nostro lavoro abbia un respiro internazionalista si sta avverando, questo obiettivo che si era  posto la Rete Saharawi fin dal 2020 è ormai una realtà, abbiamo il dovere di far sognare i giovani che si avvicinano alla causa Saharawi, il presente che non proietta le sue idee e i suoi valori nel futuro, toglie certezza e aspettative non solo al Popolo saharawi di cui abbiamo sposato la causa per il suo diritto all’autodeterminazione, ma anche i giovani.” A parlare così è Nadia Conti, nuova presidente della “Rete Saharawi – Solidarietà italiana con il popolo Saharawi Odv” al termine dell’assemblea che domenica 4 febbraio ha portato al rinnovo parziale degli organismi dirigenti dell’organizzazione di volontariato nata nel 2020. Alla Rete Saharawi aderiscono 34 associazioni di tutta Italia che da anni operano a sostegno del popolo Saharawi.

Un numero cresciuto in questi anni: “È fondamentale che la Rete Saharawi sia attiva e presente in tutto il territorio nazionale italiano, – ha commentato Fatima Mahfud, rappresentante in Italia del Fronte Polisario – questo è un segno di responsabilità da parte di tante associazioni che hanno maturato l’idea che stando insieme si portano avanti e meglio progetti a beneficio dei più vulnerabili”. “Importante l’evento che ha riunito molti dei Comuni gemellati che si è svolto nel 2022 a Firenze e nel 2023 a Bologna per riaffermare e consolidare la solidarietà al popolo Saharawi, – ha aggiunto l’attuale vice-presidente Caterina Lusuardi – questa attività, seguita e condivisa con la Rappresentanza del Fronte Polisario in Italia è tra le più importanti e attese insieme all’accoglienza estiva dei bambini Saharawi e per il 2024 sarà spostata dal mese di luglio al mese di settembre”.

Nell’assemblea è stata ribadita la solidarietà al popolo Saharawi, che lotta per il suo diritto all’autodeterminazione, e in particolare ai prigionieri politici Saharawi detenuti nelle carceri marocchine: “A loro – ha detto Francesca Romana Doria, riconfermata amministratore della Rete – va il nostro pensiero e le nostre azioni future”.

Via quindi al consolidamento dei progetti per il 2024: l’accoglienza dei bambini Saharawi in Italia, le raccolte fondi per le attività educative e sanitarie nei campi profughi, gli studi sulle necessità ampliate dal conflitto con il Regno del Marocco. L’impegno del direttivo, oltre a raggiungere gli obiettivi delineati alla conclusione dei lavori assembleari, “sarà la presenza a ogni evento e iniziativa associativa per rappresentare la Rete Saharawi e valorizzare i lavori delle associazioni che per quanto possibile faranno rete nelle presenze ad ogni iniziativa nazionale per attivare nuove relazioni, sostegno ai progetti locali: volti giovani che possono consegnare a tutto il movimento solidale nuova energia per predisporsi agli importanti appuntamenti internazionali annuali: il Consiglio di Sicurezza Onu, l’Eucoco e la collaborazione con le associazioni solidali in Europa. Questo senza fermare la programmazione dei progetti locali delle associazioni e la collaborazione con le ONG. Un movimento quindi che ha deciso di marcare ancor più il territorio nazionale con le sue iniziative dedicate alla denuncia politica e all’aiuto umanitario nei campi profughi al Popolo Saharawi, esule da oltre 40 anni dalla sua terra del Sahara occidentale”.