Riceviamo e pubblichiamo: richiesta di rettifica

Riceviamo e pubblichiamo la seguente richiesta di rettifica: “In relazione all’articolo intitolato “GdF, sequestrati oltre 60.000 auricolari e 32.000 borse griffate. Quasi 20.000 prodotti pericolosi”, pubblicato sulla Vostra testata giornalistica on-line in data 17 gennaio 2019 e reperibile all’indirizzo https://www.piananotizie.it/gdfsequestrati-oltre-60000-auricolari-e-32000-borse-griffate-quasi-20000i-prodotti-a-rischio/, nonché al video inizialmente collegato a tale articolo e consultabile tramite apposito link, la società […]

Riceviamo e pubblichiamo la seguente richiesta di rettifica:

“In relazione all’articolo intitolato “GdF, sequestrati oltre 60.000 auricolari e 32.000 borse griffate. Quasi 20.000 prodotti pericolosi”, pubblicato sulla Vostra testata giornalistica on-line in data 17 gennaio 2019 e reperibile all’indirizzo https://www.piananotizie.it/gdfsequestrati-oltre-60000-auricolari-e-32000-borse-griffate-quasi-20000i-prodotti-a-rischio/, nonché al video inizialmente collegato a tale articolo e consultabile tramite apposito link, la società SBS S.p.A., distributrice nazionale dei modelli di auricolari Bluetooth in questione, comunica che il Tribunale del riesame di Firenze, con ordinanza del 21 gennaio u.s., ha disposto l’annullamento del decreto di convalida del sequestro probatorio eseguito di iniziativa dalla locale Guardia di Finanza. Il Tribunale, accogliendo le documentate istanze difensive, ha infatti giudicato non fondata l’ipotesi all’origine del sequestro, riportata nel suddetto articolo e nel video che lo accompagnava, secondo cui i prodotti in questione avrebbero duplicato illecitamente un modello industriale di altro noto produttore internazionale, ed ha pertanto disposto la conseguente ed immediata restituzione all’avente diritto degli auricolari Bluetooth in oggetto. La società SBS S.p.A. evidenzia, inoltre, come il suddetto articolo, unitamente al citato video ad esso collegato, avesse effettuato un improprio ed indebito accostamento del proprio nome e del proprio marchio alle più ampie vicende giudiziarie in esso descritte, riferite ad una distinta operazione di contrasto alla commercializzazione di prodotti contraffatti ovvero recanti marcatura CE contraffatta e pericolosi, e ribadisce la propria totale estraneità a tali vicende ed alle corrispondenti implicazioni in materia fiscale e tributaria, pure menzionate nell’articolo”.