Richard Ginori. Il Prc chiede di chiarire l’atteggiamento tenuto dai curatori del Tribunale

SESTO FIORENTINO – Una domanda d’attualità presentata dai consiglieri provinciali del Prc Andrea Calò e Lorenzo Verdi sarà in discussione in consiglio provinciale e riguarderà l’accordo sottoscritto in Richard Ginori dove, però, Rifondazione ritiene “discutibili e da verificare” l’atteggiamento dei curatori. Calò e Verdi plaudono alla maturità e al ruolo de sindacati che hanno trovato […]

SESTO FIORENTINO – Una domanda d’attualità presentata dai consiglieri provinciali del Prc Andrea Calò e Lorenzo Verdi sarà in discussione in consiglio provinciale e riguarderà l’accordo sottoscritto in Richard Ginori dove, però, Rifondazione ritiene “discutibili e da verificare” l’atteggiamento dei curatori.
Calò e Verdi plaudono alla maturità e al ruolo de sindacati che hanno trovato “una ricomposizione unitaria del tavolo sindacale” ottenendo “l’unico accordo possibile e realizzabile in quel contesto, un’intesa impensabile fino a qualche giorno fa, anche se non cancella il dramma dei 73 lavoratori costretti a pagare le colpe di una mala gestione di cui non hanno alcuna responsabilità”. Entro il 22 maggio il Tribunale di Firenze, sulla base dell’accordo cob Gucci, dovrebbe sciogliere la riserva e assegnare l’azienda al gruppo multinazionale. “Sconcertante, ingiusta e lesiva della dignità di centinaia di uomini e donne – polemizzano Calò e Verdi – è stata la modalità con la quale la curatela ha scelto di consegnare le lettere dei lavoratori ammassati per ore, nel caos più totale, sotto il piazzale della direzione”. Rifondazione Ccmunista nel prendere atto dell’intesa tra le parti raggiunta chiede al presidente della Provincia di Firenze di riferire dettagliatamente sull’accordo sottoscritto, sulla formale assegnazione della Richard Ginori a Gucci (GRG srl a socio unico), sul piano industriale, sui percorsi realmente attivati ai 73 lavoratori in carico al fallimento, sull’entità degli investimenti dichiarati da Gucci e sui tempi previsti per la ripartenza. Le istituzioni “vigilino sull’osservanza dell’accordo e si impegnino a tutelare e sostenere tutti i lavoratori”.