CARMIGNANO – “Egregia Console Generale della Repubblica Popolare Cinese, mi rivolgo a Lei in qualità di primo cittadino e rappresentante della comunità di Carmignano”: inizia così la lettera indirizzata alla console generale della Repubblica Popolare Cinese dal sindaco Edoardo Prestanti “per portare alla Sua attenzione una problematica che inquina l’ambiente e sta deturpando la bellezza paesaggistica e storica del nostro Comune: l’abbandono di sacchi neri contenenti scarti tessili, provenienti dal distretto tessile pratese, in particolare dal settore del fast fashion”.
“Purtroppo, – scrive Prestanti – negli ultimi mesi, stiamo assistendo a un incremento significativo di questo fenomeno, che minaccia l’integrità del nostro paesaggio, noto per la sua unicità e per il suo valore storico e culturale”. Dopo avere riassunto, in breve, le qualità di una terra “ricca di tradizioni, arte, storia”, e “parte di quel Distretto Biologico del Montalbano, di cui desideriamo preservare salubrità e bellezza”, Prestanti prosegue: “L’inciviltà e l’abbandono dei rifiuti nascondono al loro interno anche una gravissima emergenza di legalità e di sfruttamento dei lavoratori”.
Da qui l’invito alla console “a collaborare insieme per sensibilizzare le comunità di origine cinese sull’importanza della legalità, come base per una sana convivenza, e del rispetto per l’ambiente e per il nostro territorio. Siamo certi che un impegno comune possa portare a una maggiore consapevolezza e a una risoluzione di questa problematica in tempi brevi”. Dopo aver sottolineato “che unendo le forze, possiamo non solo migliorare la gestione dei rifiuti, ma anche promuovere le bellezze naturali, storiche e culturalidi Carmignano”, Prestanti conclude con l’invito “presso la sede del palazzo comunale”, nella convinzione “che sia responsabilità di ognuno di noi fare tutto il possibile per mettere fine a questo sistema, ingiusto e insostenibile”. Il sindaco Prestanti nell’illustrare la sua iniziativa spiega anche «che in tutte le sedi, e in più occasioni, il Comune ha sollevato la questione ed ha chiesto interventi e controlli nelle aziende».