PRATO – “Una sistematica sottrazione di risorse dalle tasche di chi fa, di chi produce, di chi risparmia. Le bollette per i rifiuti in molti comuni toscani stanno diventando un salasso insostenibile per famiglie e imprese. Sarà pur vero che è fatto per questa famosa ‘sostenibilità’, quel che è certo è che non è sostenibile per le tasche”. Queste le parole di Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia e componente VIII Commissione ambiente: “A Firenze la Tari aumenterà di oltre il 3% nel 2024 e di oltre il 5% nel 2025, a Prato “solo” dell’1,8% ma basta dare un occhio agli anni passati per mettere in fila gli aumenti del 2022 e del 2023, anno che ha segnato un aumento di oltre il 2% per le utenze domestiche e di oltre il 4% per quelle aziendali. Perché non danno una stangata, somministrano gli aumenti a poco a poco, progressivamente, perché nessuno denunci e io invece voglio che emerga la verità. Unendo i vari aumenti consecutivi si arriva a cifre esorbitanti nel giro di appena due anni, in un periodo già estremamente complesso per tutti”.
“Dal Mugello, come è stato denunciato da molti, – aggiunge – negli ultimi mesi del 2023, dietro la nuova tariffa “corrispettiva” sono arrivate bollette con aumenti in percentuali a tre cifre”. Non solo, l’attuale sistema del porta a porta “non è realmente premiante per chi si impegna nel differenziare, non è economico e anzi è diventato un problema di sicurezza urbana e di decoro. Un sistema di raccolta deve essere invece chiaro, trasparente, comodo, semplice e soprattutto non oneroso”. “Il nodo del problema è nell’assenza di un programma chiaro di investimenti in impianti, a partire dal termovalorizzatore. Senza impianti e con impianti vecchi – conclude – la strada è tristemente già segnata: bollette esorbitanti, rifiuti in discarica, danni all’ambiente, salasso nel portafogli”.