Rifiuti, per una nuova gestione Adriano Chini lancia “Campi_waste_Less”

CAMPI BISENZIO – Si chiama “Campi_waste_Less” ed è il nuovo modello di gestione dei rifiuti che propone Adriano Chini, candidato sindaco e sostenuto da FareCittà, Sinistra Italiana, Sì Parco – No aeroporto, No inceneritore. Si tratta di un progetto articolato che opererà su diversi fronti: dalla sensibilizzazione di cittadini e industrie a nuove modalità di […]

CAMPI BISENZIO – Si chiama “Campi_waste_Less” ed è il nuovo modello di gestione dei rifiuti che propone Adriano Chini, candidato sindaco e sostenuto da FareCittà, Sinistra Italiana, Sì Parco – No aeroporto, No inceneritore.

Si tratta di un progetto articolato che opererà su diversi fronti: dalla sensibilizzazione di cittadini e industrie a nuove modalità di raccolta, dalla diminuzione della produzione dei rifiuti alle politiche del riuso, senza dimenticare una tariffazione puntuale e l’incentivazione degli acquisti verdi. Il tutto in chiave ecologica e a favore dell’ambiente, affinché gli abitanti abbiano una migliore qualità della vita e la città possa vantare un decoro urbano di cui andare orgogliosi.

Secondo Chini sono 7 le azioni fondamentali per mettere in atto questa novità. Intanto, la “definizione e applicazione del marchio “Campi_waste_Less” per tutti gli esercizi pubblici, per le aziende, mense scolastiche, sagre ed eventi locali; promozione di acquisti green; diffusione del consumo di acqua di rete e del compostaggio domestico; recupero del ‘last food’, ovvero di quegli alimenti che a fine giornata verrebbero buttati e che invece possono essere recuperati e redistribuiti; riutilizzo degli imballaggi terziari; realizzazione di centri di recupero e mercati dell’usato”. E poi la “revisione dei sistemi di contabilizzazione e tariffazione dei rifiuti, obbligando i nuovi residenti all’iscrizione simultanea alla Tari per avere la certezza che tutti contribuiscano alla ripartizione corretta dei costi del servizio”, una “riorganizzazione delle modalità di raccolta: la percentuale di differenziata è stata deludente nell’ultimo quinquennio, passando dal 49 al 51% (dal 2008 al 2013 era cresciuta di oltre 13 punti percentuali), quindi è necessario un potenziamento attraverso semplici ma efficaci buone pratiche che devono essere insegnate fin dalla scuola”. Gli altri punti prevedono: l’installazione di ulteriori compattatori di rifiuti e ottimizzazione di quelli già esistenti; la realizzazione di nuove Eco Tappe, cioè punti di raccolta per rifiuti speciali non assimilabili agli urbani, e riposizionamento di quelle esistenti per garantirne una maggiore fruibilità; l’istituzione di un apposito servizio di vigilanza per il contrasto allo smaltimento illegale dei rifiuti e all’abbandono dei medesimi in aree pubbliche e la promozione dell’utilizzo e della commercializzazione dei materiali riciclati.