Rifondazione commenta il sostegno di Chini a Michele Di Paola: “Siamo sempre stati alternativi all’ex sindaco”

CAMPI BISENZIO – “se Adriano Chini ha cambiato idea su Di Paola, Di Paola non ha cambiato idea sulla giunta e sul partito di Adriano Chini”. E’ questo il commento del segretario del Prc Lorenzo Ballerini affidato ad un comunicato cofirmato con Michele di Paola, candidato sindaco, e al capolista Sandro Targetti. Al diffondersi della […]

CAMPI BISENZIO – “se Adriano Chini ha cambiato idea su Di Paola, Di Paola non ha cambiato idea sulla giunta e sul partito di Adriano Chini”. E’ questo il commento del segretario del Prc Lorenzo Ballerini affidato ad un comunicato cofirmato con Michele di Paola, candidato sindaco, e al capolista Sandro Targetti. Al diffondersi della notizia del sostegno dell’ex sindaco ancora appartenente al Pd, si legge nella nota, Di Paola era in fabbrica (Gkn, ndr).
“Michele era in fabbrica, di secondo turno, in produzione e totalmente all’oscuro di questa novità dell’ultima ora: già qua si potrebbe spiegare quanto sono lontani questi due mondi – continua il comunicato – da un lato il Pd, un partito che ha gestito e gestisce il potere a livello locale e nazionale, diviso da una guerra intestina lacerante dai contorni politici assai poco chiari, che prova – a poche ore dal silenzio elettorale – a gettare le sue contraddizioni sulla nostra campagna elettorale. Dall’altra, un operaio, in fabbrica, intento a usare le elezioni per rimettere al centro la questione sociale. Due mondi alternativi”.
Per Rifondazione la presa di posizione di Chini rappresenta la fase finale di unìinvoluzione che ha imperato negli ultimi decenni che portato il Pci a trasformarsi in Pds, poi Ds, poi Pd, per poi trovarsi al Governo insieme a Berlusconi e Monti.
“Chini è il personaggio che ha attraversato a Campi l’intero periodo di questa transizione. E questa transizione è oggi sconfitta – conclude il comunicato del Prc – su una cosa dobbiamo dare ragione a Chini, solo su una: votare Di Paola è la cosa più sensata, l’unica, che possa fare chiunque voglia ridare alla sinistra il suo senso sociale, di classe e reale”.
Solo alla fine i rappresentanti del Prc si tolgono un po’ di sassolini dalle scarpe asserendo che con Chini “non abbiamo e non abbiamo avuto alcun rapporto politico se non di opposizione e alternativa politica”.