Rifondazione Comunista attacca il sindaco Fossi: “Campi si merita di più dell’attuale classe politica”

CAMPI BISENZIO – Non è certo “tenero” il giudizio del Prc campigiano nei confronti del sindaco Emiliano Fossi ma soprattutto verso la sua decisione di dimettersi per accettare la candidatura al Parlamento alle prossime elezioni politiche. “Giovedì 28 luglio avrebbe dovuto essere l’ultimo consiglio comunale prima della pausa estiva e invece è stato l’ultimo consiglio […]

CAMPI BISENZIO – Non è certo “tenero” il giudizio del Prc campigiano nei confronti del sindaco Emiliano Fossi ma soprattutto verso la sua decisione di dimettersi per accettare la candidatura al Parlamento alle prossime elezioni politiche. “Giovedì 28 luglio avrebbe dovuto essere l’ultimo consiglio comunale prima della pausa estiva e invece è stato l’ultimo consiglio in assoluto di questa consiliatura perché il sindaco si è dimesso. Si è dimesso – si legge in una nota – per andare dal Gorinello a Roma, ha avuto “la chiamata” da parte del Partito Democratico. Capiamo benissimo che a quasi cinquant’anni si abbia bisogno di qualcosa di più concreto e di stabilità. Secondo la Treccani, amministrare significa “sorvegliare il buon andamento di qualcosa, curare, dirigere, gestire, mandare avanti, reggere, regolare” e l’amministratore, in questo caso un sindaco, è colui che compie queste azioni. Quando è stato eletto sindaco, per ben due volte, questo si aspettavano i cittadini di Campi Bisenzio da lui. Invece, soprattutto questa seconda consiliatura è stata per lui un trampolino di lancio per altre destinazioni: evidentemente i selfie e l’essere presente, spesso solo virtualmente, dappertutto, paga…”.

“L’elezione diretta del sindaco – continua il comunicato – sposta, inevitabilmente, tutto il ragionamento su questa figura, ma non dimentichiamoci del partito e delle liste che hanno supportato la sua elezione, che hanno costituito la maggioranza in consiglio comunale e che hanno sostenuto le scelte della giunta. Anche loro sono da ritenersi “colpevoli” di quello che succederà alla nostra città nei prossimi mesi, perché fino alla prossima primavera inoltrata, il Comune sarà gestito da un commissario. Il punto non è “lo farà bene o male”, il punto è che la città si merita di meglio di questa classe politica carrierista e opportunista. Fra poco cominceranno a parlare di voto utile, cominceranno ad agitare lo spauracchio delle destre, a cui proprio un’azione come questa può aver spalancato le porte. Fortunatamente questo è un modo di fare politica e di gestire la cosa pubblica che non ci appartiene, come Lorenzo Ballerini ha ben dimostrato in questi ultimi quattro anni. I bisogni della gente, della comunità, il noi al posto dell’io, sono questi i punti fermi e inderogabili della nostra agenda, adesso si chiamano così i programmi, che vogliamo costruire a partire dall’esperienza di questa consiliatura attraverso un cantiere delle idee volto a costruire una città vivibile, a dimensione umana e non di centro commerciale. Sia ben chiaro, il nostro non sarà l’ennesimo cartello elettorale, di questo tipo di operazioni ne facciamo volentieri a meno”.