SIGNA – “Da parte nostra nessuna indicazione di voto al ballottaggio del 23 e 24 giugno”: a dirlo sono i segretari del Circolo di Rifondazione Comunista Piana Fiorentina, Duccio Vignoli e Giada Funghi, che partono comunque dall’analisi del voto e dai risultati del primo turno. “Vogliamo ringraziare tutti quegli abitanti di Signa che hanno scelto Rifondazione Comunista e il nostro candidato sindaco Francesco Draghi (nella foto). Pur non riuscendo a eleggere, per una manciata di voti, alcun consigliere, il nostro è un dato interessante dal quale ripartire per ricostruire e continuare quel percorso politico di sinistra radicale, aperto al confronto e per una reale alternativa al centro-sinistra e contro tutte le destre. A proposito di questo registriamo dai dati elettorali il pessimo risultato fatto dalla sedicente lista di sinistra a sostegno della coalizione di Monia Catalano, a dimostrazione di ciò che avevamo detto fin dall’inizio ovvero che quell’operazione politica era solo mascherata di civismo. La coalizione non è affatto al di là della destra e della sinistra, è destra. Peraltro con al suo interno una componente maggioritaria che ha la fiamma tricolore nel proprio simbolo. Al ballottaggio del 23 e 24 giugno, quindi, Rifondazione Comunista non darà indicazione di voto ma non per questo resteremo indifferenti”.
E ancora: “Con chiarezza ribadiamo, come già fatto, la nostra collocazione politica di sinistra di alternativa, anche se fuori dal consiglio comunale, convinti che il motivo della perdita di consenso del Partito Democratico nei nostri territori, dove in diversi luoghi, fra cui Calenzano ed Empoli per fare due nomi, si trova al ballottaggio con coalizioni di sinistra sostenute da Rifondazione o a noi vicine, è perché la sinistra deve tornare a essere quella forza che risponde ai bisogni delle persone e dei lavoratori. Con altrettanta chiarezza ribadiamo la nostra totale distanza politica e culturale dalla coalizione di destra che sostiene Monia Catalano: i voti presi da Rifondazione Comunista non sono certo di proprietà di nessuno, ma sono voti di chi si riconosce nei valori dell’antifascismo e della Resistenza partigiana e quindi chiediamo che quei voti non debbano essere per nessun motivo consegnati alla destra che è da sempre il nostro principale nemico”.