CAMPI BISENZIO – Su iniziativa del nucleo di Campi Bisenzio del Circolo di Rifondazione Comunista della Piana Fiorentina, prenderà il via lo Sportello gratuito per l’aiuto allo studio. Sportello che sarà attivo da domani, venerdì 13 dicembre, ogni settimana (esclusi i festivi) dalle 17 alle 19 presso la sede di piazza Matteucci 11 a Campi Bisenzio. In altre parole un percorso di sostegno e autonomia allo studio rivolto a studenti dai 6 ai 16 anni (scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado). “L’obiettivo – spiegano – è quello di fornire un metodo di studio personalizzato ed efficace, aiutando gli studenti a diventare più autonomi, motivati e organizzati nell’apprendimento”. Un percorso diverso dalle semplici ripetizioni che si concentra su utilizzo di strategie e metodi efficaci personalizzati. Partendo dai compiti e dai materiali scolastici, gli studenti sperimenteranno metodi e strumenti per imparare a studiare in modo autonomo. “Il nostro approccio è pedagogico, inclusivo e attento anche agli studenti con difficoltà o disturbi dell’apprendimento, stimolando capacità di concentrazione, motivazione e organizzazione. Lo sportello è portato avanti da professionisti che lavorano da tempo nel campo della scuola e dell’educazione.
Da oltre dieci anni, Rifondazione Comunista “promuove sul territorio iniziative di solidarietà concreta aperte anche ai non iscritti e con una propria autonomia. A Campi Bisenzio, il Gruppo Casa è un punto di riferimento per chi lotta per il diritto all’abitare; nel periodo immediatamente successivo all’emergenza alluvionale, abbiamo attivato lo Sportello alluvione per supportare le famiglie nella compilazione dei moduli B1 e nella richiesta dei contributi per l’immediato sostegno alla popolazione. Lo Sportello scuola rappresenta un ulteriore passo in avanti nell’ambito del progetto di Partito Sociale a Campi Bisenzio, rafforzando la presenza e l’impatto sul territorio del progetto stesso. Il Partito Sociale, che Rifondazione Comunista porta avanti a livello nazionale, mira a coniugare le pratiche mutualistiche con l’impegno politico e sociale. Viviamo un’epoca in cui la precarietà dilaga, generando solitudine e paure. Le persone si sentono sempre più isolate, mentre il modello di sviluppo nel quale viviamo alimenta conflitti tra gli ultimi. Siamo convinti che la costruzione di comunità solidali e l’attivazione di buone pratiche rappresentino strumenti fondamentali per superare queste paure, restituendo alle persone una prospettiva di fiducia e un senso di appartenenza collettiva”.