Rifondazione: “i licenziamenti di Panorama e la crisi di Fnac ai Gigli sono il frutto della liberalizzazione”

CAMPI BISENZIO – Andrea Calò e Lorenzo Verdi hanno presentato in consiglio provinciale una domanda di attualità sulla situazione dell’ipermercato Panorama del centro commerciale I Gigli. Id ue esponenti del Prc intendono avere informazioni certe sulla trattativa relativa alla richiesta di 12 licenziamenti. I consiglieri di Rifondazione chiedono esplicitamente di evitare un’ennesima “tragedia sociale”. E […]

CAMPI BISENZIO – Andrea Calò e Lorenzo Verdi hanno presentato in consiglio provinciale una domanda di attualità sulla situazione dell’ipermercato Panorama del centro commerciale I Gigli.
Id ue esponenti del Prc intendono avere informazioni certe sulla trattativa relativa alla richiesta di 12 licenziamenti.
I consiglieri di Rifondazione chiedono esplicitamente di evitare un’ennesima “tragedia sociale”. E chiedono l’apertura di una valutazione dei processi di liberalizzione degli orari del commercio che sarebbero alla base della crisi del settore compresi i licenziamenti.
“Oggi le liberalizzazioni trasformano i lavoratori in esuberi, ne è un esempio la chiusura della Fnac e i 51 lavoratori in cassa integrazione – scrivono Calò e Verdi – per di più lo spazio commerciale che era della Fnac è di proprietà dallo stesso Panorama che continua a fare soldi sulla pelle dei lavoratori”.
Calò e Verdi chiedono “di sapere se la Provincia abbia intenzione di incontrare le associazioni di impresa della grande distribuzione per richiamarle ad un atteggiamento di responsabilità sociale e di rispetto dei diritti e dignità dei lavoratori, ritenendo inaccettabile che in nome del mercato e del profitto la forza lavoro diventi semplicemente esubero o scarto”- Rifondazione chiede anche “di sapere se la Provincia di Firenze unitamente al Comune di Campi Bisenzio e agli altri comuni coinvolti dai processi di liberalizzazioni messe in atto dai centri commerciali, intenda avviare iniziative volte ad accogliere le rivendicazioni espresse dai comitati dei lavoratori del settore sulla salvaguardia dei diritti sulle giornate festive”.