CALENZANO – Il prossimo arrivo dei rifugiati a Calenzano ha scatenato la protesta della Lega Nord i cui rappresentanti locali annunciano che “quando arriveranno la Lega sarà lì”. Una protesta che, dicono, “non è contro i profughi, ma contro il sistema”. “Un sistema che è portatore di nuovi poveri – spiega il segretario provinciale della Lega Nord Firenze Alessandro Scipioni – se c’è un euro a disposizione deve essere speso per aiutare fino all’ultimo gli italiani in difficoltà”. Monica Castro invita il sindaco Alessio Biagioli “il giorno in cui arriveranno a venire con noi. Credo che il sindaco non sia felice di questa situazione: le elezioni si perdono anche per questo”.
Secondo il consigliere regionale Jacopo Alberti “la spesa sostenuta a livello del Governo nazionale per la presenza dei migranti è una cifra enorme: una cifra fuori regola se si pensa che ci sono tanti cittadini che hanno bisogno”. Alberti fa due conti. “In Toscana al 14 luglio sono presenti 9.318 immigrati – dice il consigliere regionale della Lega – e il costo giornaliero è di 35 euro: se si moltiplica per un anno la cifra che viene fuori è di 121.320.360 euro. A Calenzano sono presenti 35 profughi e ne arriveranno 100. Il costo, per lo Stato, in un anno di 135 persone è di 1.757.700 euro”.
Nessuna polemica con il Prefetto. “Non vogliamo polemizzare con il Prefetto – dice Alberti – contestiamo l’impianto nazionale di questa politica cui venga posto un freno”. Alberti polemizza, invece, con l’assessore all’immigrazione della Regione Vittorio Bugli “Contesto l’assessore Bugli – dice Alberti – perché è stato fatto un accodo tra la Giunta e il Ministero e non è stato coinvolto il Consiglio: sfuggendo al confronto politico”.
Giulia Devescovi, referente della Lega Nord di Calenzano e della Lega Nord della Piana sottolinea che la situazione può creare un problema di sicurezza. “Alcune persone sono immigrati economici e altri – dice Devescovi – sono rifugiati, ma quanto ancora continueranno ad avere lo stato di rifugiati? E dopo dove andranno? E in tutto questo non abbiamo tenuto conto anche della svalutazione immobiliare: la zona dove andranno a stare queste persone avrà vicino altre abitazioni che poi sarà difficile affittare”.