Rigacci (M5S): “Sul caso scrutatori gli unici a distinguersi siamo stati noi”

CAMPI BISENZIO – “Norma palesemente vergognosa”. E’ Niccolò Rigacci del Movimento 5 stelle a definire così la norma contenuta nella legge 270/2005 che ha permesso, anche stavolta, di “piazzare gli scrutatori amici” nella composizione dei seggi elettorali. Rigacci critica le repliche di Pd e Forza Italia alle sue considerazioni, repliche che hanno argomentato il loro […]

CAMPI BISENZIO – “Norma palesemente vergognosa”. E’ Niccolò Rigacci del Movimento 5 stelle a definire così la norma contenuta nella legge 270/2005 che ha permesso, anche stavolta, di “piazzare gli scrutatori amici” nella composizione dei seggi elettorali. Rigacci critica le repliche di Pd e Forza Italia alle sue considerazioni, repliche che hanno argomentato il loro matrimonio con cosiddetta legge Calderoli (ovvero la 270).
Nel contempo i partiti di opposizione “rinfacciano al M5S di non averle rappresentate in sede di commissione”.
“Spiace – dice Rigacci – constatare che sulla gestione delle clientele non esistono differenze tra maggioranza e opposizione: si sono trovati d’accordo nel piazzare gli amici e così hanno fatto”.
Rigacci sottolinea che  “lo scrutatore al seggio è un pubblico ufficiale e non deve tutelare gli interessi di partito. Vale la pena notare che tutte le forze politiche (ad eccezione del M5S) hanno piazzato gli amici, ma nessuno ha avuto la faccia di spiegare chiaramente il metodo di scelta”.
Per essere nominato tra i 156 scrutatori necessari per i sgegi a Campi, erano state presentate 1293 domande. Il Movimento 5 stelle aveva annunciato che le nomine dei 32 scrutatori “in forza” a loro sarebbero state fatte mediante sorteggio tra le domande presentate in Comune.