Rischio idraulico, finanziata la progettazione degli interventi sui torrenti Bagnolo e Bardena

FIRENZE – Destinate a interventi sui torrenti Bagnolo e Bardena, rispettivamente nei Comuni di Montemurlo e Prato, le risorse assegnate alla Toscana dal Governo per la progettazione di interventi di miglioramento della funzionalità idraulica dei reticoli idrografici. I fondi ammontano in tutto a 1.162.705 euro, la giunta regionale, con delibera proposta dall’assessore regionale all’ambiente ed […]

FIRENZE – Destinate a interventi sui torrenti Bagnolo e Bardena, rispettivamente nei Comuni di Montemurlo e Prato, le risorse assegnate alla Toscana dal Governo per la progettazione di interventi di miglioramento della funzionalità idraulica dei reticoli idrografici. I fondi ammontano in tutto a 1.162.705 euro, la giunta regionale, con delibera proposta dall’assessore regionale all’ambiente ed alla difesa del suolo Monia Monni, ha deciso di utilizzarli per due interventi ritenuti inderogabili: la progettazione del riassetto strutturale e funzionale del torrente Iolo-Bardena tra ponte alla Dogaia e via Pistoiese in sinistra idraulica, nel Comune di Prato, per un valore di 602.778 euro; e la ricostruzione degli argini del torrente Bagnolo tra via Montalese Vecchia e via Pistoiese (tratto tra via Berlinguer e il confine sud dell’area industriale di Oste), nel Comune di Montemurlo, per un valore di 558.927 euro. “L’intervento sui torrenti Bagnolo e Bardena è indifferibile, – ha spiegato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – ora che sono conclusi o in fase conclusiva gli interventi di somma urgenza successivi alla catastrofica alluvione del 2 novembre 2023, dobbiamo dare quanto prima avvio agli interventi di riduzione del rischio residuo e tra questi risultano prioritari questi due torrenti dell’area pratese, che hanno mostrato particolari criticità”. 

“In assenza di altri trasferimenti dal Governo, – aggiunge Monni – abbiamo scelto di concentrare le poche risorse arrivate per il momento su due specifici interventi, per far fronte a una situazione di estrema criticità e pericolo per la pubblica incolumità. La progettazione sarà eseguita direttamente dalla Regione, tramite l’Ufficio del Genio Civile Valdarno Centrale”. Monni ricorda inoltre che la Regione Toscana sta trasferendo anche 12 milioni di euro dal bilancio regionale alla contabilità del Commissario straordinario per l’emergenza del 2 novembre. “Sarebbe spettato al Governo finanziare gli interventi idraulici di riduzione del rischio residuo – spiega l’assessore – ma visto che non sappiamo niente del finanziamento statale e che queste opere sono  fondamentali perché sono quelle che servono per difenderci in caso di eventi meteo estremi come quello del novembre 2023, abbiamo scelto di mettere direttamente risorse regionali, in modo da poter iniziare progettazioni complesse ed essere pronti quanto finalmente arriveranno i soldi, almeno quelli del Fondo di Solidarietà Europea. Non c’è nemmeno un giorno da perdere, sperando che lo stesso senso di urgenza entri anche nell’agenda del Governo”.