Rischio idraulico, Fratoni: “Regione pronta a ultimare lavori per Arno entro il 2022”

FIRENZE – Firenze e la Toscana non dimenticano l’alluvione del 1966. Ma soprattutto non vogliono tornare a vivere tragedie simili, come quella che ha recentemente colpito Livorno. “La Regione Toscana è impegnata in prima linea contro il rischio idraulico – ha spiegato l’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni – e ha investito energie e risorse nella […]

FIRENZE – Firenze e la Toscana non dimenticano l’alluvione del 1966. Ma soprattutto non vogliono tornare a vivere tragedie simili, come quella che ha recentemente colpito Livorno. “La Regione Toscana è impegnata in prima linea contro il rischio idraulico – ha spiegato l’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni – e ha investito energie e risorse nella prevenzione di future alluvioni a danno della città di Firenze e delle aree limitrofe. Il 1966 ha segnato la storia e la memoria della Toscana, anche la nostra percezione del rischio idraulico. L’alluvione di Firenze di allora, quella di Livorno di pochi mesi fa e tutti gli altri eventi tragici che hanno segnato il nostro territorio ci dimostrano costantemente l’attualità e l’importanza degli interventi di prevenzione. E la Toscana non vuole farsi trovare impreparata. Stiamo lavorando per portare a termine nel più breve tempo possibile le opere previste dal nostro Piano di gestione del rischio alluvioni. Se i finanziamenti arrivassero, la Regione sarebbe in grado di completare l’intero intervento entro il 2021/2022″.

Per ridurre il rischio di alluvioni a Firenze sono previsti, sia nel Piano di gestione rischio alluvioni, sia negli strumenti di programmazione nazionali e regionali, interventi a monte della città. Alcune di queste opere sono in corso di realizzazione, altre sono in fase di progettazione. I lavori già in corso solo per tutelare l’Arno hanno un valore di 100 milioni di euro. Sono stati riavviati dal 2012, quando la Regione ha ripreso la competenza sulle misure per l’accelerazione della realizzazione degli interventi strategici, e stanno procedendo per stralci funzionali, cioè lotti funzionanti anche prima del completamento dell’intero intervento.

“L’attuazione degli interventi per la difesa del suolo – ha aggiunto l’assessore Fratoni – richiede tempo e risorse costanti e programmate ed è in questo senso che ha operato la Toscana negli ultimi anni. Inoltre, insieme al Governo nazionale, stiamo lavorando per ottenere ulteriori finanziamenti e poter così rispondere, partendo dalle situazioni più critiche ed urgenti, alle esigenze manifestate dagli enti locali e stimate in quasi un miliardo di euro”.