Ristori dell’emergenza, al via la concertazione. Bettini (Anpas): “Per gli ordinari un fondo mutualistico con volontariato, comuni, fondazioni bancarie”

FIRENZE – “Dalla Regione abbiamo ricevuto risposte. Adesso chiediamo di lavorare insieme perché è nella nostra natura essere protagonisti quando si parla dei bisogni dei cittadini più fragili”: uscito dall’incontro con i vertici della sanità toscana per i ristori dell’emergenza sanitaria, il presidente di Anpas Toscana, Dimitri Bettini ha tirato le somme e rilanciato sull’argomento. […]

FIRENZE – “Dalla Regione abbiamo ricevuto risposte. Adesso chiediamo di lavorare insieme perché è nella nostra natura essere protagonisti quando si parla dei bisogni dei cittadini più fragili”: uscito dall’incontro con i vertici della sanità toscana per i ristori dell’emergenza sanitaria, il presidente di Anpas Toscana, Dimitri Bettini ha tirato le somme e rilanciato sull’argomento. “Abbiamo ricevuto garanzie – ha detto – che nei prossimi giorni partirà la concertazione per quanto riguarda i ristori dovuti al caro carburanti per l’emergenza sanitaria. Ma i ristori sono solo una parte della questione. Abbiamo chiesto e ottenuto anche un approfondimento sull’appropriatezza dei servizi che ci vengono richiesti. Sono una mole diventata pesante per tutte le associazioni, soprattutto per quanto riguarda le dimissioni e alcune terapie. Uno studio reparto per reparto è quello che serve per capire se questo genere di viaggi siano davvero necessari. A completare il quadro, oltre alla proroga sulla sostituzione triennale dei mezzi, c’è una nuova bozza della riorganizzazione dell’emergenza che la Regione si è impegnata a fornire”. “Ci siamo però impegnati – ha aggiunto Bettini – anche sul versante della proposta. Soprattutto per quanto riguarda i servizi ordinari. Riteniamo sia arrivato il momento di dare vita a un fondo sociale e mutualistico toscano che comprenda non solo il volontariato, ma anche le fondazioni bancarie, i comuni, e le istituzioni. Un fondo di puro welfare, per sostenere il pagamento di questi servizi per chi non può affrontarli. Noi siamo disponibili a esserne promotori. Sarà la battaglia per il prossimo futuro. Un futuro dove le risorse da impegnare da parte del pubblico saranno minori ma si potrà sopperire con lo spirito che da sempre contraddistingue il volontariato toscano: la solidarietà”.