Ritardi nei vaccini, la replica di Giani: “Il problema vero è che riceviamo dosi con il contagocce”

FIRENZE – Come era prevedibile, l’argomento vaccini è stato al centro del dibattito nel Consiglio regionale odierno. E una mozione sull’utilizzo senza sprechi di dosi di vaccino Covid-19, firmata da Marco Stella (Forza Italia, nel testo sono stati accolti emendamenti proposti dal Pd), è diventata l’occasione per fare il punto in aula sull’andamento della vaccinazione in Toscana, anche […]

FIRENZE – Come era prevedibile, l’argomento vaccini è stato al centro del dibattito nel Consiglio regionale odierno. E una mozione sull’utilizzo senza sprechi di dosi di vaccino Covid-19, firmata da Marco Stella (Forza Italia, nel testo sono stati accolti emendamenti proposti dal Pd), è diventata l’occasione per fare il punto in aula sull’andamento della vaccinazione in Toscana, anche in seguito alla segnalazione che il sistema di prenotazione online per le categorie più vulnerabili ieri ha registrato numerosi problemi. Nel presentare la sua mozione, infatti, Stella si è soffermato sulla vicenda delle prenotazioni di ieri sera: “Quello che è successo è indegno di un paese normale. Il paradosso è che il messaggio diceva ‘non è colpa tua se non riesci a prenotare’. E ci mancherebbe altro. Ma dobbiamo capire, allora, di chi è la colpa”.

In replica è intervenuto il presidente Eugenio Giani: “Rispetto il ruolo delle opposizioni, ma al di là del fumo mediatico la Toscana si sta comportando bene, e più in là ce ne renderemo conto” ha affermato il presidente. “Il ministro parla della riapertura delle scuole, ma io vi chiedo, in Toscana quando sono state chiuse? Abbiamo aperto l’11 gennaio, a differenza di molti altri. Questo conta qualcosa, soprattutto per il disagio mentale dei ragazzi”. Ancora, “sulle vaccinazioni siamo sempre stati sopra la soglia dell’80% della somministrazione delle dosi disponibili. In Toscana siamo 3 milioni e 700.000 e abbiamo già vaccinato più di 530.000 persone”. “Il problema vero – ha sottolineato Giani – è che continuiamo a ricevere dosi con il contagocce, in misura molto inferiore a quanto annunciato e programmato. E’ ovvio che in questo modo si determinino problemi e ritardi”. In questo senso il presidente ha spiegato anche l’accaduto di ieri: “Abbiamo ricevuto 15.000 dosi di vaccino Moderna, riservato ai più fragili, mentre Pfizer è destinato agli over 80 e AstraZeneca agli altri. Abbiamo consegnato le dosi alle Asl, che hanno a loro volta chiamato le persone più vulnerabili per la vaccinazione. Ma il sistema si è dimostrato lento, per questo abbiamo pensato di chiamare agli hub con una presegnalazione, per accelerare i tempi. Se poi poco dopo le 19 non c’è più posto è perché i vaccini ancora disponibili sono 10.000 a fronte di 80.000 persone che si devono vaccinare”.

Quanto alla questione dei ritardi per gli over 80, secondo Giani “i dati usciti sui giornali non sono corretti, parlano di 90.000 vaccinati quando mi risulta con assoluta certezza che i vaccinati sono 106.000. Il problema è che nel conteggio non sono stati inseriti né tutti gli anziani che noi abbiamo vaccinato nelle Rsa, né quelli, penso ad esempio ai medici in pensione, che si sono vaccinati assieme al resto delle categorie che hanno avuto precedenza”. “Oggi le prenotazioni per i più anziani sono 13.356 – ha aggiunto il presidente -, domani 16.014, domani l’altro 11.119. Venerdì decideremo, a seconda di come vanno le cose, se il compito di vaccinarli rimarrà solo ai medici di base o se li affiancheremo con canali di supporto. Entro il 25 aprile, ripeto, 340.000 over 80 saranno vaccinati”. Infine Giani ha ribadito che d’ora in avanti per la somministrazione di AstraZeneca si procederà solo in base alle fasce di età e non per categorie. “Siamo al limite della zona rossa – ha concluso – ma ci stiamo comportando bene e vedo una tendenza al ribasso dei contagi”.