CALENZANO – Si è costituita la Commissione speciale sull’esplosione al deposito Eni di via Erbosa. La prima riunione si è tenuta giovedì pomerggio nella sala del Consiglio del Municipio. Durante la commissione era presente anche il tecnico Nicola Tanini responsabile area ambiente e viabilità del Comune di Calenzano che ha spiegato la situazione attuale dopo l’evento del 9 dicembre 2024. Si sarebbe, infatti, verificata durante l’evento la dispersione delle acque raccolte all’interno delle vasche presenti nell’area interna finita poi all’esterno dell’azienda. “Eni ha allestito dei pozzi che pompano acqua dalle falde. L’acqua viene raccolta nelle vasche – ha detto il tecnico – e poi viene analizzata e depurate”. Il sistema, è stato spiegato, sarebbe andato il crisi durante l’esplosione e a seguito dell’esaurimento della capacità di contenimento delle vasche provocando uno sversamento che ha interessato il torrente Tomerello e il Chiosina. “L’azienda ha fatto la segnalazione di potenziale contaminazione” è stato spiegato. La Commissione si è impegnata a chiedere sia all’azienda che ad Arpat i risultati delle analisi poichè il Comune ancora non ha ricevuto alcuna informazione in questo senso.
A due mesi dal disastroso evento il sindaco Carovani di aver nuovamente sollecitato la Regione per attivare un tavolo di incontro per capire anche il futuro dell’area in questione e ha proposto di poter invitare nelle prossime commissioni speciali sia rappresentanti della Regione che quelli di Eni per approfondire la questione e capire lo stato dell’arte. Intanto sono stati forniti alcuni dati: 16 ordinanze emesse da parte dei vigili del fuoco sull’area interessata dall’esplosione legate alla inagibilità, mentre 213 sono state le richieste danni arrivate attraverso la mail messa a disposizione dal Comune di Calenzaano. “La nostra idea – ha detto il sindaco Carovani è approfondire anche sotto l’aspetto della richiesta danni e chiedere a Eni e ai cittadini se ci sono stati ristori. Parliamo di ristori totali che prende in considerazione il costo attuale nel riparare o sostituire la parte danneggiata”. La paura di quanto avvenuto ha colpito le persone che si sono rivolte ai professionisti messi a dispisizione dall’amministrazione comunale di Calenzano: in totale sono state cinque persone che sentito la necessità di rivolgersi al servizio di supporto psicologico. Per quanto riguarda lo stato degli impianti comunali dello sport che hanno subito danni, il sindaco Carovani ha spiegato che attualmente i due impianti sportivi, la piscina comunale e il Palazzetto dello sport sono stati messi in sicurezza e sono tornati in attività, ma ancora non sono arrivati i ristori.