“Rivogliamo il sole” la protesta dei residenti di via di Padule “oscurati” dal muro delle barriere anti rumore

SESTO FIORENTINO – “Rivoglio il sole. Nessuno può rubarmelo” Giovanna esprime così la rabbia contro chi le ha portato via il sole. A toglierle il sole è il muro grigio che altro non è che una lunga barriera anti rumore che “sigilla” le case di via di Padule. Questa mattina 24 aprile i residenti della […]

SESTO FIORENTINO – “Rivoglio il sole. Nessuno può rubarmelo” Giovanna esprime così la rabbia contro chi le ha portato via il sole. A toglierle il sole è il muro grigio che altro non è che una lunga barriera anti rumore che “sigilla” le case di via di Padule. Questa mattina 24 aprile i residenti della strada hanno manifestato per chiedere che, dicono “il sindaco prenda la parte dei cittadini” e insieme ai tecnici comunali verifichino sul posto il lavoro delle Ferrovie realizzatrici delle barriere antirumore. “Crediamo che il Comune debba vigilare – sostengono i residenti – sulle opere effettuate nel territorio competente per tutelare la vivibilità degli abitanti sottoposti alle difficoltà derivanti da infrastrutture di tale entità e impatto”.

“Siamo contenti delle barriere perché è dal 1979 che le aspettiamo, ma non di questo tipo avrebbero dovuto essere a basso impatto come approvate dal Comune nel 2012 – dice Luciano Mei – Sono tre metri e mezzo sopra il livello della strada, oltre a 4 metri e 40 come indica la normativa a livello dei binari. In questo caso sono arrivati a 7 metri e mezzo”. In quel punto la strada è molto al di sotto dei binari questo ha richiesto una altezza maggiore delle barriere. Questo, dicono i residenti “è un errore di valutazione”. “Con accesso agli atti abbiamo notato che seguendo la strada il muro segue una curva producendo un effetto imbuto e riducendo il parcheggio – dice Mei – non era così nel progetto originale, la curva non c’era, era più vicino alla ferrovia e questo dal Comune non è stato approvato”.

C’è ancora un altro aspetto in questa vicenda ad inquietare i residenti. Lungo la strada, sulla linea delle barriere anti rumore c’è un muretto a secco vicino ad una abitazione. “Hanno corretto il muro a secco con mezzi pesanti, lo hanno compresso verso la ferrovia – dice Mei – e dalle ferrovie forse hanno visto che stava per cedere e quindi, dietro hanno scavato una buca profonda qualche metro. Ora il muro sembra abbia una pendenza verso la casa. Sarebbe un muro da disfare e rifare bene. Ogni giorno cambia un progetto e vediamo che nessuno li controlla”. Ecco quindi che i residenti chiedono al sindaco e ai tecnici comunali di fare un sopralluogo in via di Padule.

Come ripete la signora Giovanna, le barriere “hanno tolto il sole” perchè sono un muro alto senza alcun inserto trasparente. “Le barriere trasparenti come promesse non ci saranno – dicono i residenti – e se dovessero metterle sarebbero finestrini nella parte più alta della barriera”. I residenti hanno più volte dialogato con il sindaco e l’amministrazione comunale, ma adesso chiedono “più controlli sul posto” in corso d’opera non alla fine. Inoltre chiedono che almeno l’ultimo tratto delle barriere ancora da inserire sia realizzato con pannelli trasparenti.

Intanto per i residenti di via di Padule non c’è più il sole d’inverno, Stefano Mordini lancia una proposta “è quella di chiamare, in accordo con il Comune, i Writers, i giovani che realizzano i graffiti per rendere più gradevole il muro che adesso è grigio”. Magari potranno disegnare il sole, l’unico modo per tornare a vederlo anche in inverno.