CAMPI BISENZIO – Campi al 51%, Firenze al 49%: questa la percentuale, più ipotizzata che detta ufficialmente, più detta con il sorriso che con le parole, in merito alla realizzazione del nuovo stadio della Fiorentina. Questa mattina, infatti, dopo essersi visto nella giornata di ieri con il sindaco di Firenze, Dario Nardella, il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, ha incontrato a Campi il sindaco Emiliano Fossi. Accompagnato dalla moglie e dal figlio Joseph, è arrivato a Villa Rucellai poco dopo le 9, dove è stato salutato anche da una coppia di tifosi viola che non gli hanno nascosto le loro origini calabresi e che gli hanno chiesto espressamente “di fare lo stadio a Campi”.
Poi è salito in Comune, dove è uscito oltre due ore dopo con il sindaco Fossi, il vice-sindaco Giovanni Di Fede, gli assessori Lorenzo Loiero e Riccardo Nucciotti e gran parte dei componenti dell’ufficio edilizia. Sorrisi, volti distesi così come disteso è stato il lungo incontro “a porte chiuse” all’interno di Villa Rucellai. Fuori, intanto, il numero dei tifosi è cresciuto con il passare del tempo e qualcuno di loro poi ne ha approfittato per farsi un selfie con Rocco Commisso prima che, insieme a sindaco e assessori, andasse a visionare di persona i terreni di via Allende e fare un salto anche a I Gigli dove si è confrontato con i vertici del Centro commerciale.
Quella di stamani, infatti, è stata la prima volta di Commisso a Campi dove, in base alle indiscrezioni raccolte, sarebbe stato visionato anche il progetto del futuro stadio. “E’ stato incontro positivo – ha detto il sindaco Fossi – così come lo erano stati quelli che si erano svolti in precedenza. Era giusto e doveroso farlo, per mettere Commisso al corrente dei passi fatti in questi mesi e del rispetto dei tempi che ci eravamo dati. La Fiorentina non ha mai fatto mistero del suo interesse per la ristrutturazione del Franchi. Noi continueremo a fare il nostro lavoro in attesa che la società viola prenda una decisione”.
Una decisione che, sempre in base ai “rumors” di questa mattina, dovrebbe essere presa prima che Rocco Commisso riparta per l’America, più o meno alla fine di ottobre. “Ci siamo confrontati su quella che è un’ipotesi di fondo su cui si può lavorare – ha detto invece il presidente della Fiorentina – e non sul progetto esecutivo. Per quanto riguarda Firenze, come ho già avuto modo di dire, personalmente non considero il Franchi un monumento e “se si fa, si deve fare bello”, soprattutto se ci metto i soldi io. E noi vogliamo andare a Roma il più presto possibile per capire meglio come eventualmente possiamo muoverci”.
Poi l’attenzione si è spostata su Campi: “Quello odierno è stato un incontro bellissimo. Ma anche qui, nel caso sia questa la strada da percorrere, vogliamo fare qualcosa di bello, anche perchè l’Italia, rispetto agli altri paesi europei, è molto indietro per quanto riguarda gli stadi. Oggi tutte e due le opzioni sono “fattibili”, sono cinquanta e cinquanta”. Poi, però, a qualcuno un sorriso è scappato, anche se “celato” dietro la mascherina e Campi ha fatto un lieve balzo in avanti… a quota 51.