Rosano (FdI) “Raddoppiamo i consensi rispetto al 2016. E avremo un consigliere”

SESTO FIORENTINO – “Raddoppiamo i nostri consensi rispetto al 2016 ma questo dato, purtroppo, non è sufficiente a far si che la nostra coalizione abbia potuto offrire la possibilità di un reale cambiamento a Sesto”. E’ quanto afferma in una nota Romeo Rosano, responsabile comunale Fratelli d’Italia Sesto Fiorentino, ringraziando “quei concittadini che hanno inteso […]

SESTO FIORENTINO – “Raddoppiamo i nostri consensi rispetto al 2016 ma questo dato, purtroppo, non è sufficiente a far si che la nostra coalizione abbia potuto offrire la possibilità di un reale cambiamento a Sesto”. E’ quanto afferma in una nota Romeo Rosano, responsabile comunale Fratelli d’Italia Sesto Fiorentino, ringraziando “quei concittadini che hanno inteso scegliere la nostra coalizione di centro-destra e più specificatamente Fratelli d’Italia”.

“Non arriviamo al ballottaggio – prosegue la nota – ma mettiamo un consigliere di Fratelli d’Italia in consiglio comunale e con lui andiamo ad affiancare la pattuglia dei nostri alleati della Lega capeggiati dall’ottimo candidato sindaco Brunori. Con lui e con tutti loro s’è combattuto, pancia a terra e con l’aiuto degli amici del PTE, una splendida battaglia. Un enorme in bocca al lupo al nostro Stefano Mengato che porterà la bandiera di FdI in seno al consiglio interpretando le aspirazioni e la volontà dei nostri elettori. Formuliamo, come ovvio, gli auguri di buon lavoro al riconfermato Sindaco Falchi e alla squadra che sceglierà”.  

“Ci permettiamo comunque – prosegue Rosano – di fare una considerazione politica sul voto sestese. Per la prima volta notiamo una scarsissima partecipazione al voto che raggiunge a stento il 58% degli aventi diritto; mai stata così bassa l’affluenza ai seggi che da noi non è mai andata sotto un più che abbondante 70%. Questo qualcosa vuol dire, vuol dire che mi limiterei nel definire il voto al sindaco Falchi un plebiscito, un voto bulgaro. E’ sicuramente un voto molto alto, per noi poco comprensibile, ma è pur sempre un 70% espresso su una metà dell’elettorato del Comune. E il resto degli elettori? Non pervenuto, non espresso. Son stati a casa e ci si deve interrogare del perché. Lamentarsi si deve e si può ma non ci si può astenere dall’esprimere il proprio parere, da dar il proprio consenso, così facendo si da spazio a chi vogliamo contestare e che non possiamo poi oggettivamente criticare. Così funziona in democrazia. Errori anche nostri? Certamente si. In questi cinque anni proveremo a dimostrarvi che siamo ben determinati a difendere e tutelare gli interessi della nostra comunità e ci troverete sempre pronti e collaborativi in piazza al vostro fianco”.