Rossi: “Il Coronavirus? Prima di tutto bisogna combattere paura e pregiudizi”

FIRENZE – Nei giorni scorsi la visita all’Istituto comprensivo di San Donnino (nella foto), frazione del Comune di Campi dove c’è una radicata presenza della comunità cinese da parte del presidente della Regione, Enrico Rossi. Ieri, alla presenza del console cinese Weng Wengang, la firma del protocollo di collaborazione per dare vita all’Osmannoro di un ambulatorio dedicato […]

FIRENZE – Nei giorni scorsi la visita all’Istituto comprensivo di San Donnino (nella foto), frazione del Comune di Campi dove c’è una radicata presenza della comunità cinese da parte del presidente della Regione, Enrico Rossi. Ieri, alla presenza del console cinese Weng Wengang, la firma del protocollo di collaborazione per dare vita all’Osmannoro di un ambulatorio dedicato alla diagnosi di casi sospetti di Coronavirus. Resta quindi alta l’attenzione della Regione verso un problema che indubbiamente sta creando non poche preoccupazioni. Attenzione che parte anche dalla necessità, come ribadito dallo stesso Rossi, “di combattere paura e pregiudizi”. Anche se, di contro, non si possono negare i timori di tanti cittadini che, in modo particolare sui social, vera e propria cassa di risonanza di qualsiasi problematica, nel bene come nel male, non nascondono le loro paure. Attenendoci comunque ai fatti, restano le parole del presidente della Regione e del console cinese. “Qui da noi allo stato attuale il vero problema è la normale influenza, non il Coronavirus, – ha detto Rossi – quindi rinnovo, ormai per l’anno prossimo, l’appello a vaccinarsi contro l’influenza normale. La differenza tra influenza normale e Coronavirus è che per il secondo non c’è ancora il vaccino. La mancanza del vaccino impone misure precauzionali, già prese dalla Repubblica popolare cinese con grande determinazione. In Toscana abbiamo una vasta comunità cinese, competiamo con Milano e Roma, una comunità molto importante per l’economia toscana. E’ giusto quindi usare una serie di precauzioni, che prendiamo per mettere tutti in sicurezza, cittadini cinesi e italiani”. “Il nuovo Coronavirus è una sfida non solo per la Cina, ma per l’intera comunità internazionale – ha commentato il console Wang Wengang – ma il virus è sotto controllo e si può guarire. Non si deve avere timore perché è meno mortale di quello dell’influenza stagionale. A Wuhan la mortalità è del 2%, nel resto della Cina dello 0,49%. E nel resto del mondo ci sono stati solo tre casi di mortalità. Sono d’accordo con il segretario generale dell’Oms: realtà invece di timore, scienza invece che notizie false. In Italia emergono casi di razzismo. Ci fa piacere che il presidente Mattarella abbia visitato una scuola cinese e organizzato un concerto, e che il sindaco Nardella abbia abbracciato cittadini cinesi. Qui il consolato tiene contatto stretto con le autorità regionali, abbiamo fatto numerose riunioni per discutere il lavoro da fare. Uno dei risultati della nostra collaborazione è l’imminente apertura di questo ambulatorio all’Osmannoro. Ora stiamo cercando un’altra sede per istituire un ambulatorio dedicato anche a Prato”.

P.F.N.