Rsa: avviare la Pet therapy per gli anziani. Interrogazione di Forza Italia in Regione

FIRENZE – È possibile avviare, in tempi certi e celeri, nelle residenze per anziani della nostra Regione progetti, che prevedano incontri in sicurezza con animali addestrati appositamente alla socialità, anche con l’ausilio delle varie associazioni di Pet Therapy certificate e abilitate, presenti nel nostro territorio? Lo chiede il consigliere Marco Stella (Forza Italia) in un’interrogazione, alla quale […]

FIRENZE – È possibile avviare, in tempi certi e celeri, nelle residenze per anziani della nostra Regione progetti, che prevedano incontri in sicurezza con animali addestrati appositamente alla socialità, anche con l’ausilio delle varie associazioni di Pet Therapy certificate e abilitate, presenti nel nostro territorio? Lo chiede il consigliere Marco Stella (Forza Italia) in un’interrogazione, alla quale ha risposto l’assessore Serena Spinelli, che ha ricordato come questo tipo di progetti siano già attivi nell’ambito delle attività della Scuola nazionale cani guida per ciechi, una struttura che è stata assegnata alla Regione Toscana da ormai più di quaranta anni. La scuola dal 2007 ha ampliato le proprie attività ed ha avviato programmi di interventi assistiti con gli animali (la così detta Pet-therapy) che sono costituiti da interventi di tipo educativo, ricreativo e/o terapeutico finalizzati al miglioramento della qualità della vita.

I programmi si rivolgono a persone ospiti di strutture pubbliche e private convenzionate di varia tipologia (Rsa, centri di riabilitazione, case famiglia…) situate nel territorio regionale, ma anche agli studenti delle scuole. Tra i progetti, meritano di essere ricordati quelli svolti nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Careggi e in alcune residenze per anziani, come l’ASP Montedomini di Firenze, la Rsa Beato Angelico di Borgo San Lorenzo e la Rsd Villa Monteturli di Firenze. Gli interventi a favore degli anziani consistono essenzialmente in attività che, attraverso il ruolo attivo di cani appositamente selezionati e istruiti dai loro coadiutori, ovvero gli istruttori abilitati a interventi di questo tipo) stimolano l’attenzione della persona anziana, favorendone lo stato di benessere.

“Purtroppo, come è stato inevitabile, queste attività si sono bloccate nel mese di marzo 2020, – ha affermato l’assessore – come Scuola siamo riusciti a tenere sempre vivi i contatti con le strutture interessate, tanto è vero che è in fase di avanzata programmazione la ripresa degli interventi nelle Rsa. Ciò avverrà a partire dal prossimo mese di settembre e gli interventi saranno rivolti a favore degli ospiti di alcune strutture, che nei mesi scorsi hanno presentato regolare richiesta per questo servizio”. Secondo l’assessore la Pet Therapy rivolta a giovani disabili e anziani, persone affette da Alzheimer, da demenza, da decadimento cognitivo severo, da Sla o da malattie neurodegenerative, assume un grande valore terapeutico, riabilitativo, educativo, ludico e permette di lavorare sugli aspetti comunicativo-relazionali. “Le iniziative non possono però essere generalizzate, e, per così dire, imposte a tutte le Rsa – ha affermato Spinelli – Devono essere programmate e organizzate dalle strutture all’interno delle proprie attività di animazione, tenuto conto delle potenzialità degli ospiti presenti e delle attività che possono mantenere e recuperare le funzioni motorie e intellettuali”.

“Mi sarei aspettato una risposta, che non c’è stata, – ha replicato Marco Stella – prendo atto che in Toscana questa attività non c’è. La pet therapy non può essere fatta dalla Scuola dei cani guida per ciechi. Preannuncio la presentazione di un’altra interrogazione e di una mozione per il prossimo consiglio”.