Rsa Monsignor Olinto Fedi: “La voglia di Natale è troppo forte, il 25 dicembre pensate anche a noi…”

SIGNA – Guardi la Rsa Monsignor Olinto Fedi di San Mauro e il pensiero corre subito ai tanti sammoresi che hanno permesso che questa struttura diventasse realtà e che magari oggi non ci sono più. Uno su tutti, il “priore”, don Armido Pollai, che a metà degli anni Ottanta lanciò l’idea, poi concretizzatasi nel 1989, […]

SIGNA – Guardi la Rsa Monsignor Olinto Fedi di San Mauro e il pensiero corre subito ai tanti sammoresi che hanno permesso che questa struttura diventasse realtà e che magari oggi non ci sono più. Uno su tutti, il “priore”, don Armido Pollai, che a metà degli anni Ottanta lanciò l’idea, poi concretizzatasi nel 1989, di realizzare qualcosa che potesse permettere di vivere in serenità gli ultimi anni della propria vita a tanti anziani del paese. Guardi la Rsa Monsignor Olinto Fedi e pensi anche a chi, in anni ormai lontani, qui “ci ha fatto” l’asilo e oggi ha i capelli un po’ imbiancati. Tanti motivi, insomma, per soffermare un po’ di più lo sguardo, quando si passa davanti, in via Fedi, su quello che è un fiore all’occhiello per la frazione del Comune di Signa. In modo particolare nell’avvicinarsi al Natale, in questi mesi così travagliati per tutti e che, si spera, possano vivere “di luce nuova” nelle prossime settimane. Ma lo sguardo si sofferma un po’ di più grazie anche agli addobbi natalizi che in questi giorni rendono più luminosa la Rsa. All’esterno ma, grazie anche alle fotografie pubblicate su Facebook, anche all’interno. Come ben sappiamo, infatti, l’accesso è interdetto da tempo, proprio per salvaguardare chi nella Rsa ci vive e ci lavora. Ma anche per loro, e non potrebbe essere diversamente, il Natale si avvicina e c’è la volontà comunque di provare a fare festa.

Il messaggio che hanno pubblicato su Facebook, quindi, e che pubblichiamo integralmente, da un lato è sicuramente da monito per tutti noi. Ma, dall’altro, ci consente e consente – a chi lo desidera ovviamente – di fare una riflessione più “approfondita” sui giorni che ci stiamo preparando a vivere. Un messaggio di speranza e di condivisione.

“La voglia di Natale è troppo forte, è più forte di tutto quello che stiamo vivendo con l’emergenza sanitaria. E così anche per quest’anno siamo pronti, con gli addobbi fatti e anche il presepe ben visibile da chi passa per via Fedi. “Natale è la festa che ci induce, guardando il bambino Gesù, a ritrovare coraggio, a non smarrire la fiducia, a non perdere la speranza, a non pensare che amare sia tempo perso. A Natale l’amore vince il timore, appare una nuova speranza, la luce gentile di Dio ha vinto le tenebre, Dio ci ama e si è fatto uomo per noi”. (Papa Francesco)

“Chiunque legga questo messaggio il giorno del Santo Natale prima di pranzare con i propri familiari, ponga una preghiera o un pensiero a noi che siamo qui, che pur essendo i più deboli e fragili di tutto il paese, stiamo lottando con tutte le forze, in silenzio, con la speranza che la pandemia finisca al più presto e che riaprendo, anzi spalancando cancelli, porte e finestre, possiamo al più presto rivedervi e riabbracciarvi. Non ci dimenticate”.