Sabato 4 dicembre il primo congresso della Lega di Sesto Fiorentino

SESTO FIORENTINO – Si terrà sabato 4 dicembre il primo congresso della sezione sestese della Lega. “Stiamo lavorando per creare in tutti i comuni  della piana sezioni locali della Lega in modo da avere una maggiore capillarità lavorativa per le esigenze dei singoli comuni e Sesto, dopo Scandicci, è  pronta per questa scelta”. E’ quanto […]

SESTO FIORENTINO – Si terrà sabato 4 dicembre il primo congresso della sezione sestese della Lega. “Stiamo lavorando per creare in tutti i comuni  della piana sezioni locali della Lega in modo da avere una maggiore capillarità lavorativa per le esigenze dei singoli comuni e Sesto, dopo Scandicci, è  pronta per questa scelta”. E’ quanto afferma, in una nota, Alessandro Salvadori, commissario della Piana Fiorentina per la Lega.

“E’ un momento importante ed una grande emozione – dice Daniele Brunori, candidato alla segreteria e attuale coordinatore e consigliere comunale della Lega – aprire una sezione della Lega a Sesto Fiorentino non è cosa banale, è cosa storica. In quella che, ancora, molti sestesi amano definire Sestograd, una sezione della Lega non era un evento neppure preventivabile fino a pochi anni fa”.

E anche nei momenti del più ampio consenso del nostro partito, nel 2019, un anno dopo che mi ero affacciato timidamente alla politica, nonostante a livello nazionale viaggiassimo oltre il 30%, a Sesto ancora venivamo scherniti per non essere presenti, o, quantomeno di esserlo solo come Piana Fiorentina. Se c’è una cosa che abbiamo imparato è che i sestesi non tollerano ingerenze da città esterne, li potremmo definire sovranisti ante-litteram. Accettano poco e male partiti che non hanno una rappresentanza autonoma in città. Diventare sezione è quindi il primo passo per riuscire in quella che è la sfida cruciale mia e di questo gruppo che ho l’onore di coordinare: radicarsi. Alle ultime elezioni comunali, nonostante il risultato bulgaro del sindaco uscente, siamo riusciti a insediare (prima volta nella storia) tre consiglieri comunali, formando così il gruppo di minoranza più importante, diventando di fatto l’unica opposizione della città. Un ruolo duro, un ruolo faticoso ma anche una grande opportunità da cogliere: quella di diventare il punto di riferimento di tutti i sestesi dissenzienti, quelli scontenti, quelli che cercano un’alternativa al main-stream fatto di clientele e rapporti sclerotizzati in una città in un lento ma inesorabile declino”.