Saharawi, piccoli ambasciatori di pace: a luglio iniziative anche a Campi

CAMPI BISENZIO – Chi sono i piccoli ambasciatori di pace? Sono i bambini Saharawi che ogni anno, prima della pandemia erano ospiti dei nostri territori e rappresentano un simbolo da proteggere, Il simbolo del dialogo tra i popoli e dei patti di amicizia che fin dagli anni ’90 i nostri enti locali hanno promosso e […]

CAMPI BISENZIO – Chi sono i piccoli ambasciatori di pace? Sono i bambini Saharawi che ogni anno, prima della pandemia erano ospiti dei nostri territori e rappresentano un simbolo da proteggere, Il simbolo del dialogo tra i popoli e dei patti di amicizia che fin dagli anni ’90 i nostri enti locali hanno promosso e attuato per difendere il diritto di ogni popolo all’autodeterminazione. Sono bambini Saharawi che, vivendo in uno dei luoghi più aridi, caldi e inospitali del mondo, rifugiati nei campi profughi in Algeria che li ospita da quarant’anni sono accolti per due mesi in molte regioni europee della Spagna, dell’Italia e della Francia. Vengono accolti nelle nostre comunità affinché possano effettuare un periodo di vacanza fuori dai campi profughi, affidati alle associazioni e alle famiglie non perché orfani o abbandonati ma per solidarietà. Questa bella parola che denota un’azione umana la più concreta delle società in cui viviamo. Lo denota l’altruismo dimostrato per le difficoltà degli ucraini anche se a volte non applicata a tutte le popolazioni che subiscono guerre, violenze e repressione per lottare per i loro diritti civili e umani. L’Algeria mette da anni a disposizione dei rifugiati le garanzie di libertà e movimento tutelando i minori Saharawi e noi siamo chiamati a facilitarne l’arrivo e il soggiorno.

In Toscana arriveranno circa una decina di bambini, le associazioni non hanno potuto, a causa della pandemia e della mancanza di attività di raccolta fondi, fronteggiare ulteriormente le spese per la loro accoglienza che prevede ovviamente anche il trasporto aereo che rappresenta un costo di 10mila areo, ma a questo si aggiungono i pasti, le gite, l’abbigliamento e le spese anche mediche a cui dovremo far fronte. “La nostra associazione – spiegano da CittàVisibili – non è in grado di ospitare i bambini e stiamo collaborando con Saharawi insieme di Pontassieve e cerchiamo con le nostre forze di aiutarli affinché possano accogliere i bambini nel migliore modo possibile, come le loro famiglie Saharawi accolgono noi, quando ospiti nei campi profughi viviamo la loro quotidianità, dividiamo con loro i pasti e i bellissimi gesti dell’umanità che ci hanno insegnato a riscoprire durante le nostre missioni nei campi profughi alle quali vi invitiamo a partecipare”.

“Faremo e parteciperemo a cene di raccolta fondi organizzate nei nostri territori: l’8 luglio a Sant’Angelo a Lecore e il 13 luglio a San Piero a Ponti alle quali vi invitiamo a partecipare e vi chiediamo un aiuto per raccogliere i fondi necessari all’ospitalità o materiale da consegnare a Pontassieve per attuarla: abbiamo bisogno di zaini, scarpe da ginnastica per bambini da 6 a 9 anni, t-shir da 6 a 9 anni, pantaloni da 6 a 9 anni non usati. Saponi, dentifrici, spazzolini, bagni schiuma, costumi da bagno, accappatoi, teli da mare”. Per donazioni: CittàVisibili  APS  – codice fiscale 94258850489 – Iban IT66P0867321400040000404846 – PayPal.Me/CITTAVISIBILIhttps://www.cittavisibili.it