Saldi. Confcommercio “risultati deludenti nei primi due giorni”

CAMPI BISENZIO – Per Confocommercio l’avvio dei saldi 2020 è stato “in sordina” con un “risultato deludente dei primi due giorni di vendite”.”Purtroppo in Toscana siamo in linea con le previsioni al ribasso che avevamo fatto alla vigilia – spiega la presidente regionale della Federazione Moda Italia Confcommercio Federica Grassini, – siamo intorno ad un meno […]

CAMPI BISENZIO – Per Confocommercio l’avvio dei saldi 2020 è stato “in sordina” con un “risultato deludente dei primi due giorni di vendite”.”Purtroppo in Toscana siamo in linea con le previsioni al ribasso che avevamo fatto alla vigilia – spiega la presidente regionale della Federazione Moda Italia Confcommercio Federica Grassini, – siamo intorno ad un meno 40% negli incassi rispetto al 2019, soprattutto nei centri storici, orfani dei turisti stranieri ma anche dei residenti, visto che il primo sabato di agosto è coinciso con le prime partenze per le vacanze estive. Poi il gran caldo ha spinto molte famiglie a rimandare lo shopping per passare il fine settimana in campagna o al mare. Non è un caso che le vendite siano andate un po’ meglio sulla costa, ma restano ovunque inferiori allo scorso anno”. 

Secondo i rivenditori della moda di Confcommercio Toscana, però, il primo vero bilancio dei saldi estivi 2020 si potrà fare solo dopo i primi dieci giorni. “L’attesa – dice Grassini – è che nei giorni feriali gli acquisti riprendano un po’ bilanciando quelli mancati nel fine settimana”. 

Tra i capi più venduti, quelli ideali per l’estate al mare. “Bermuda, magliette, abitini leggeri. Insomma, qualcosa da indossare subito o da mettere in valigia – dice Federica Grassini, – e questo conferma la tendenza dei consumatori ad acquistare per l’immediato. Sono rimasti in pochi ad approfittare degli sconti per comprare capi più ricercati, magari in previsione di occasioni future”. La moda più elegante si conferma dunque la grande assente nello shopping della stagione primavera-estate 2020. Una scelta forse dovuta anche alla diminuzione delle cerimonie. “L’annullamento delle cerimonie legato alla pandemia ha cancellato le vendite del comparto, – dice Grassini – che costituisce il 70% del fatturato di molti negozi in termini di valore. Una perdita che quest’anno non riusciremo a colmare”. Secondo Confcommercio alla fine dei trenta giorni dei saldi l’importo di spesa a famiglia potrebbe confermarsi di 138 euro.