Saldi invernali, Fismo chiede di posticiparli a febbraio: “L’emergenza sanitaria non deve trasformarsi in catastrofe economica”

PIANA FIORENTINA – L’appello che Fismo Confesercenti, con una circolare inviata da Roma a tutti i livelli dell’associazione di categoria, dai vertici nazionali ai riferimenti provinciali, non lascia spazio ad alcuna interpretazione: “L’emergenza sanitaria  non deve trasformarsi in catastrofe economica”. Non a caso, nella circolare Fismo annuncia l’intenzione di chiedere il posticipo dei saldi invernali 2021 […]

PIANA FIORENTINA – L’appello che Fismo Confesercenti, con una circolare inviata da Roma a tutti i livelli dell’associazione di categoria, dai vertici nazionali ai riferimenti provinciali, non lascia spazio ad alcuna interpretazione: “L’emergenza sanitaria  non deve trasformarsi in catastrofe economica”. Non a caso, nella circolare Fismo annuncia l’intenzione di chiedere il posticipo dei saldi invernali 2021 alla prima settimana di febbraio e precisamente al 6 febbraio 2021.

“La modifica dell’orario di chiusura delle attività di ristorazione, dei pubblici esercizi, della cultura e dell’intrattenimento alle 18 – spiega Fismo – e la chiusura dei centri commerciali nel fine settimana, pur non colpendo le nostre imprese, di fatto si riflette negativamente anche sul nostro comparto, perché la chiusura anticipata determina dopo le 18 una desertificazione delle città e un impatto negativo  psicologico sul consumo. L’incremento del lavoro in modalità smart-working, e la piccola ripresa che aveva caratterizzato la fase dopo il lockdown rischia di essere vanificata per le ulteriori misure restrittive”.

“Molti imprenditori non hanno ricevuto il giusto indennizzo – prosegue Fismo – e le richieste da noi formulate sono ancora lontane dall’essere state accolte, molti imprenditori non hanno riaperto: se non si adotteranno misure chiare e tempestive di investimento nel nostro settore, dopo la pandemia, il tessuto distributivo della piccola e media impresa della moda dovrà essere nuovamente reinventato”.

“In tutti questi mesi – conclude la circolare – la nostra organizzazione si è battura strenuamente e senza sosta per difendere tutte le nostre imprese formulando proposte ed essendo presente in tutti i tavoli Istituzionali con i massimi vertici della Direzione Nazionale. Ci batteremo con ancora maggiore impegno e dedizione perché l’emergenza sanitaria non deve assolutamente trasformarsi in catastrofe economica per alcune categorie di imprenditori”.