“Salute e lavoro possono convivere”: il “manifesto” di Confesercenti per uscire fuori dalla pandemia

FIRENZE – “Portiamo le imprese fuori dalla pandemia”: questo il titolo della giornata di mobilitazione nazionale promossa da Confesercenti con l’obiettivo di dare voce “alle necessità e alle richieste delle attività del terziario, del commercio, del turismo: sostegni adeguati alle perdite realmente subite – si legge in una nota – e ai costi fissi sostenuti, […]

FIRENZE – “Portiamo le imprese fuori dalla pandemia”: questo il titolo della giornata di mobilitazione nazionale promossa da Confesercenti con l’obiettivo di dare voce “alle necessità e alle richieste delle attività del terziario, del commercio, del turismo: sostegni adeguati alle perdite realmente subite – si legge in una nota – e ai costi fissi sostenuti, credito immediato e un piano per permettere alle imprese di riaprire in sicurezza”. A Firenze due gli appuntamenti istituzionali della giornata: l’incontro in Palazzo Vecchio con il sindaco Dario Nardella e l’assessore al commercio Federico Gianassi, e quello di Anva Confesercenti Firenze (categoria del commercio su area pubblica, qui di seguito pubblichiamo il documento con le loro richieste) con il Prefetto di Firenze, Alessandra Guidi.

“Noi siamo convinti che salute e lavoro possano e debbano convivere. Rispettando le regole e con l’adozione dei protocolli di sicurezza, costruiti in questo anno, pretendiamo di riaprire tutte le attività: palestre, mercati, attività commerciali e del servizio alla persona, tutta la filiera turistica e i ristoranti, anche a cena con il servizio al tavolo, – affermano Claudio Bianchi, presidente Confesercenti Metropolitana di Firenze, e Alberto Marini, direttore Confesercenti Metropolitana di Firenze – però è il tempo di fare programmi precisi e non “provvedimenti” dell’ultimo minuto; non possiamo più vivere alla giornata. Le nostre imprese hanno la necessità di programmare il lavoro dei prossimi mesi”.

“Alle imprese – si legge in una nota – serve un “Decreto Imprese” dedicato che preveda sostegni adeguati alle perdite realmente subite e ai costi fissi sostenuti, misure per il credito e soprattutto un piano per permettere alle attività di ripartire in sicurezza, con un programma preciso sulle riaperture di tutte le attività del terziario. Questo può avvenire anche e soprattutto attraverso un’accelerazione del piano vaccinale; come Confesercenti siamo convinti dell’importanza del passaporto sanitario, con vaccinazione degli imprenditori e addetti del terziario, per poter far ripartire in sicurezza le attività, come dimostrano le misure adottate da altri stati”.

Le richieste e le proposte presenti nel manifesto dell’iniziativa (vedi allegato) sono state accolte positivamente e con collaborazione dal sindaco Nardella e dall’assessore Gianassi, che hanno incontrato in Palazzo Vecchio la delegazione di imprenditori di Confesercenti Firenze guidata dal presidente Claudio Bianchi. “Proficuo anche l’incontro che si è svolto in Prefettura fra i rappresentanti di Anva Confesercenti Firenze guidati dal presidente della categoria Luca Taddeini e il Prefetto di Firenze Alessandra Guidi. Al Prefetto è stato consegnato un documento in cui si presenta la situazione drammatica che stanno vivendo le imprese ambulanti e si chiede urgentemente la riapertura del comparto e la garanzia di ristori veri ed immediati finché la situazione non si stabilizza”.