Salvi e Loiero: “La legge sulla pianificazione regionale deve essere semplificata”

CAMPI BISENZIO – In merito alla discussione e all’approvazione in consiglio comunale dell’Ordine del giorno sulla revisione della legge di pianificazione regionale in discussione appunto in consiglio regionale, sono intervenuti il capo gruppo Pd Lorenzo Loiero e l’assessore nall’urbanistica Stefano Salvi. “Abbiamo condiviso il principio di tutela del patrimonio territoriale della nostra regione – spiega […]

CAMPI BISENZIO – In merito alla discussione e all’approvazione in consiglio comunale dell’Ordine del giorno sulla revisione della legge di pianificazione regionale in discussione appunto in consiglio regionale, sono intervenuti il capo gruppo Pd Lorenzo Loiero e l’assessore nall’urbanistica Stefano Salvi. “Abbiamo condiviso il principio di tutela del patrimonio territoriale della nostra regione – spiega Loiero – e delle potenzialità multifunzionali delle aree agricole; poniamo, però, la questione di come tale principio sia giusto e condivisibile per quelle aree della nostra regione, come il Chianti, la Maremma o l’arcipelago e le coste, che la rendono un patrimonio mondiale ma che possa impattare invece negativamente su quelle aree a forte vocazione commerciale e produttiva, come la nostra, che poi sono le aree dove vive un terzo della popolazione toscana e che rappresentano il quinto polo di produzione del pil nazionale. La revisione di questa legge, accompagnata a quella della variante al Pit, avrebbero delle forti ripercussioni sugli strumenti urbanistici del nostro Comune che, fra l’altro, sono già stati approvati dalla Regione stessa in quanto porrebbero un ulteriore blocco a settori trainanti per la nostra economia, peraltro già segnati dall’attuale crisi, come quello dell’edilizia. In questi decenni la nostra amministrazione ha posto una notevole attenzione alla tutela del nostro territorio attuando operazioni di risanamento idraulico ed il recupero dei siti inquinati come, per esempio, l’area delle Piaggiole dove è stato aperto da poco il nuovo centro dell’Esselunga e la ex tintoria Firenze dove è attualmente in costruzione il progetto Slow Life”. “La nostra richiesta alla giunta regionale e al consiglio regionale è, quindi, quella di rivedere e migliorare questa legge – ha aggiunto Loiero – tenendo conto dell’importanza dell’autonomia di programmazione dei singoli Comuni, salvaguardando soprattutto le scelte urbanistiche già previste dai regolamenti urbanistici e dai piani strutturali vigenti. Si invita inoltre la giunta e il consiglio regionale di procedere in ogni caso ad una verifica di questa legge una volta costituita la Città Metropolitana, per avere così una massima condivisione tra tutti gli enti interessati”. “Il nostro territorio continua a suscitare l’interesse negli investitori, che quotidianamente si rivolgono al sindaco e alla giunta per capire tempi e modi di risposta alle esigenze di sviluppo produttivo e commerciale. Purtroppo già adesso, per le difficoltà burocratiche e amministrative esistenti e i troppi pareri di vari enti e commissioni a livello sovracomunale, non siamo in grado di fornire agli investitori, specialmente stranieri, i tempi necessari per il rilascio di un permesso a costruire, come invece avviene in molte nazioni in Europa. La nuova legge regionale in questo caso non aiuta, anzi appesantisce ulteriormente il carico amministrativo demandando tutto l’iter delle nuove edificazioni ad una conferenza di pianificazione di livello regionale dove tutti i comuni della toscana dovranno rivolgersi per essere autorizzati al rilascio del permesso a costruire. Ciò comporterà sicuramente un ingorgo di pratiche amministrative, ulteriori tempi di attesa e svuotamento totale delle competenze comunali in materia. Quindi se da una parte la Regione ha fatto un grande sforzo per unificare per tutti i comuni i termini urbanistici e edilizi (favorendo coì i piccoli interventi di ristrutturazione) dall’altra ha voluto accentrare a se lo sviluppo dell’intera regione non solo abitativo ma anche produttivo e commerciale parificando aree completamente diverse tra se e soprattutto bloccando lo sviluppo e la crescita di nuovi posti di lavoro in un settore trainante come quello dell’edilizia ed a cascata nel terziario, nell’industria, nel commercio. Oggi la parola d’ordine per gli imprenditori che vogliono far crescere l’economia è semplificazione e tempi di risposta certi ma la nuova legge di pianificazione urbanistica della regione toscana va esattamente in senso contrario. C’è ancora tempo per migliorarla e semplificarla ed è questo l’appello che mi sento di fare a tutti i consiglieri regionali che andranno ad esaminarla ed approvarla”.