LASTRA A SIGNA – Pietro Milanesi, presidente dell’associazione “Pensiero socialista”, fa il punto sul progetto “Bee Safe”, promosso dalla stessa associazione e dal Wwf e che vuole agire “come azione concreta – si legge in una nota – per la ricostruzione di un habitat idoneo alla sopravvivenza degli insetti impollinatori e alla loro prosperità sul territorio di Lastra a Signa. Un tema estremamente importante per l’aspetto
ecologico ed economico e il mantenimento della biodiversità”.
Il progetto, infatti, è stato presentato il 29 aprile scorso nella sala della Misericordia di Lastra a Signa alla presenza di un pubblico interessato e sensibile al tema, coinvolto dalla relazione di Franco Ferroni, responsabile agricoltura e biodiversità del Wwf Italia. Progetto che ha consentito la donazione, a cura dell’Associazione Pensiero Socialista, di cinque quintali di semi melliferi, 100 piante di Nocciolo (Corylus Avellana) e 100 di Evodia Dainelli (Albero del Miele) agli aderenti. E al quale hanno aderito al progetto aziende agricole, apicoltori, proprietari terrieri e privati cittadini permettendo, anche, di recuperare terreni abbandonati e incolti destinandoli alla semina del Bioprato Multifloreale, molti privati cittadini hanno dedicato porzioni più o meno grandi di parchi, giardini e orti alla semina di specie mellifere e alla piantumazione di alberi utili per l’alimentazione e il rifugio degli insetti impollinatori.
Un sostegno importante lo daranno anche i noccioli (Corylus Avellana) che fioriscono nei mesi di dicembre, gennaio, febbraio e marzo, quando ancora non ci sono fiori spontanei. L’Evodia Dainelli (Albero del Miele), ha una notevole produzione di nettare e polline, l’albero più mellifero in assoluto, importante non solo per la produzione del Miele ma, anche per l’apporto nutritivo di cui hanno bisogno le api per superare l’inverno con la fioritura che inizia a fine luglio fino a ottobre, un periodo in cui le altre fioriture sono scarse.
“Tutti gli insetti impollinatori che vivono nelle nostre campagne come ape mellifera, ape selvatica o solitaria, vespe, bombi, farfalle e così via dicendo, che passando di fiore in fiore raccogliendo nettare e polline come nutrimento, – spiega Milanesi – favoriscono l’80% del processo di impollinazione in natura. Senza gli impollinatori, molte specie di piante si estinguerebbero e gli attuali livelli di produttività sarebbero fortemente danneggiati. La nostra stessa dieta e sicurezza alimentare dipende dagli insetti impollinatori senza i quali molti frutti e verdure non farebbero parte della nostra alimentazione. L’impollinazione, oltre alla conservazione della Biodiversità è uno dei servizi ecosistemici più
importanti forniti dalla natura per il benessere umano e per la nostra economia. Il nostro progetto darà una risposta determinante alla salvaguardia delle api e altri insetti impollinatori nel territorio di Lastra a Signa”.