San Lorenzo, il grido d’allarme… è per farsi sentire: “Perchè nel Mugello e non a Prato? Dilettanti, serve una mano”

CAMPI BISENZIO – Storie di calcio e di periferia, ma non per questo da considerare “minori”, anzi. Storie di volontari e di calciatori che inseguono il pallone su quel “tappeto verde” (quando l’erba c’è…) solo per passione, per pura passione. Storie di ragazzi che, rincorrendo quel pallone, rincorrono anche un sogno. Storie di un calcio […]

CAMPI BISENZIO – Storie di calcio e di periferia, ma non per questo da considerare “minori”, anzi. Storie di volontari e di calciatori che inseguono il pallone su quel “tappeto verde” (quando l’erba c’è…) solo per passione, per pura passione. Storie di ragazzi che, rincorrendo quel pallone, rincorrono anche un sogno. Storie di un calcio che gioco forza si interroga sul proprio futuro. La storia è quella del San Lorenzo Campi Giovani, il giallo e il verde i colori sociali, storica società campigiana che da sempre ha la propria sede e il proprio impianto all’ombra del campanile.

Un punto di riferimento per chi vuol provare a mettere scarpini e pantaloncini, sia di Campi che dei dintorni. Con tutte le categorie federali, particolare da non sottovalutare, rappresentate: dalla Scuola calcio alla Terza categoria. Una società che, quando mancano tre giorni all’inizio appunto del campionato di Terza categoria, si interroga sulla decisione presa in Federazione. A fronte infatti della richiesta di vedere inserite la “Terza” e gli Juniores nel girone di Prato, si è vista accolta soltanto la seconda richiesta e così, quella che è a tutti gli effetti la prima squadra del San Lorenzo, si è ritrovata nel girone del Mugello, con esordio a Vicchio alla prima giornata lunedì prossimo, la sera dopo cena. E meno male che ancora non è particolarmente freddo…

Un controsenso accentuato dal fatto che il girone di Prato è formato da un numero dispari di squadre, con ognuna di queste che via via, nel corso della stagione, dovrà affrontare un turno di riposo. Un controsenso che inoltre farà aumentare i costi di gestione di una società dilettantistica già provata dall’emergenza sanitaria (che sicuramente ha portato a una riduzione dei volontari al campo) e con trasferte… non proprio vicine.

“Il Covid ci ha messo in ginocchio, senza aiuti le società dilettantistiche sono destinate a morire”: a lanciare il grido d’allarme da parte del San Lorenzo Campi Giovani è Daniele Bacci, direttore sportivo della squadra Juniores e della prima squadra. Oltre a questo, “gli spogliatoi – continua Bacci – hanno gli accessi contingentati e vanno sanificati dopo ogni allenamento. Ciò comporta un lavoro notevole, visto che abbiamo oltre 270 bambini per la Scuola calcio, le squadre del settore giovanile e i grandi”. Un grido d’allarme rivolto alle istituzioni, alla Figc ma anche ai privati “perché società come la nostra, punto di riferimento per tante famiglie, – conclude Bacci – siano messe nelle condizioni giuste per continuare l’attività sportiva e sociale”.