Sangue, l’importanza del dono si impara a scuola: il gruppo Fratres di Lastra a Signa incontra gli studenti

LASTRA A SIGNA – Il futuro della cosiddetta società moderna non può che partire dalla scuola. O almeno anche della scuola, dove si formano quelle che sono le generazioni del futuro. Non a caso ieri e l’altro ieri, mercoledì 15 e giovedì 16 marzo, il gruppo Fratres Giuseppe Nesi ha incontrato circa 200 studenti, fra […]

LASTRA A SIGNA – Il futuro della cosiddetta società moderna non può che partire dalla scuola. O almeno anche della scuola, dove si formano quelle che sono le generazioni del futuro. Non a caso ieri e l’altro ieri, mercoledì 15 e giovedì 16 marzo, il gruppo Fratres Giuseppe Nesi ha incontrato circa 200 studenti, fra ragazzi e ragazze, delle classi seconda della scuola media Leonardo da Vinci di Lastra a Signa per parlare con loro di una tematica importante come è appunto la donazione del sangue ma anche per avvicinarli al mondo del volontariato e all’importanza del “dono”. L’incontro, come spiegano dalla Fratres, si è svolto in due momenti distinti fra loro: prima gli studenti hanno potuto vedere alcune slide sul sangue dal punto di vista scientifico, quindi “hanno visitato la nostra sala prelievi e poi hanno potuto ascoltare dal vivo una serie di esperienze di coloro che, direttamente o indirettamente, hanno avuto il dono del sangue”. “Ringrazio, a nome della Fratres, – dice la presidente Sandra Mugnaini – tutti i volontari che hanno reso possibile questo incontro, gli insegnati e la dirigente scolastica per la loro disponibilità; un ringraziamento speciale va invece ai volontari della Noi per Voi OdV, Amici di Casa don Lelio, Piccino Picciò Onlus Associazione genitori neonati a rischio e Admo onlus che ogni anno partecipano con entusiasmo a questo nostro incontro”. Agli studenti è stato consegnato un opuscolo dal titolo “Donare è facile come un gioco” appositamente realizzato per la scuola media e una penna del gruppo Frtatres “in modo – ha concluso MNugnaini – che anche una volta rientrati in classe possano rielaborare le notizie e gli input che hanno ricevuto dall’incontro”.