Sanità pubblica più vicina, incontro a Settimello (foto)

CALENZANO – Si è parlato di sanità pubblica, ieri sera, al circolo Arci La Vedetta di Settimello. “Sanità pubblica vicina per tutti” è stato il titolo dell’incontro organizzato dal Coordinamento della Piana per una nuova forza della Sinistra. Coordinatrice della serata Serena Pillozzi accanto a lei Gavino Maciocco docente di Sanità Pubblica all’Università e Giuseppe […]

CALENZANO – Si è parlato di sanità pubblica, ieri sera, al circolo Arci La Vedetta di Settimello. “Sanità pubblica vicina per tutti” è stato il titolo dell’incontro organizzato dal Coordinamento della Piana per una nuova forza della Sinistra.
Coordinatrice della serata Serena Pillozzi accanto a lei Gavino Maciocco docente di Sanità Pubblica all’Università e Giuseppe Ricci delegato Comitato Promotore Referendum Abrogativo della L.R. 28/15.
In sala anche ex amministratori come l’ex sindaco di Sesto Gianni Gianassi e l’ex sindaco di Calenzano Giuseppe Carovani. Secondo gli organizzatori, sulla sanità “assistiamo invece ogni giorno ad un lento progressivo deterioramento del servizio sanitario nazionale, ad uno svuotamento della sua natura universalistica, ad uno spostamento verso prestazioni e cure a pagamento in cui trovano sempre più spazio le risposte del privato”.
Il cittadino, soprattutto quello più debole, dicono gli organizzatori della serata “che ha più bisogno dei servizi offerti dal pubblico, si sente sempre più abbandonato a sé stesso. I ripetuti tagli al fondo nazionale da parte del governo, provvedimenti come il decreto sull’appropriatezza delle prestazioni, il sistema di controllo sempre più stringente sui medici di base di fatto circoscrivono sempre di più l’ambito delle prestazioni garantite dalla sanità pubblica e delle cure passate dal servizio sanitario nazionale”.
Secondo il Coordinamento “dall’insediamento della nuova Giunta Regionale si è indicato proprio come obiettivo primario da perseguire l’arretramento del perimetro delle prestazioni offerte dal pubblico a favore di quelle offerte dal privato e dal privato sociale. In Toscana si è passati in pochi anni dalla grande illusione di una sanità partecipata, con le società della salute dove si assegnava un ruolo da protagonisti ai territori, alla società civile e ai governi locali nella programmazione dei servizi sul territorio e nell’orientamento delle risorse, si è passati in pochi anni ad un sistema ipercentralistico su scala regionale dove i territori non hanno alcuna possibilità di pesare. Il tutto dentro un quadro di deterioramento e di riduzione progressiva dei servizi offerti dalle strutture pubbliche, soprattutto al riguardo alla diagnostica, alla specialistica e di svuotamento dei servizi territoriali, essenziali per la promozione della prevenzione”. Durante la serata sono state raccolte le firme per il referendum.