Santa Maria, un presepe a “misura” d’uomo e di Natale

CAMPI BISENZIO – Quella che si presenta davanti agli occhi è una visione “magica”. Un presepe a misura d’uomo ma anche a “misura di Natale”. E, in un’epoca come quella attuale, mantenere vivi segni precisi di qualcosa che va sicuramente al di là della “tradizione”, è un segno importante, tangibile di quello che siamo. La […]

CAMPI BISENZIO – Quella che si presenta davanti agli occhi è una visione “magica”. Un presepe a misura d’uomo ma anche a “misura di Natale”. E, in un’epoca come quella attuale, mantenere vivi segni precisi di qualcosa che va sicuramente al di là della “tradizione”, è un segno importante, tangibile di quello che siamo. La visione è quella del presepe di Santa Maria, con più di venti Natività alle spalle ma anche con tanta voglia di continuare a stupire. Ad accompagnarci nella visita sono stati due dei dieci presepisti e il parroco, don Bledar. E quello che ci hanno illustrato è il frutto di un lavoro iniziato, come tutti gli anni, a metà settembre, prima con la scelta del tema, e poi proseguito con un impegno costante praticamente tutte le sere dopo cena. Con il timore, durante il mese di novembre, di non farcela a causa delle abbondanti piogge che hanno ritardato la preparazione del presepe. E invece eccolo lì, accanto alla chiesa, in attesa di domani, della notte di Natale, quando anche Gesù Bambino sarà accompagnato, nel vero senso della parola, all’interno della “capannuccia”. Un appuntamento che si ripete tutti gli anni e che consente al presepe della comunità parrocchiale campigiana di essere sempre fra i più visitati nel periodo natalizio. Una vera e propria opera d’arte che rientra nel percorso di “Terre di presepi” e che resterà aperta fino al 12 gennaio (ingresso libero da via Lavagnini 26 ma anche da Largo Sahara, tutti i giorni dalle 15.30 alle 19, nei giorni festivi dopo la celebrazione della Santa Messa, per gruppi e scuole telefonare al numero 0558954109). Un presepe davvero caratteristico, realizzato a grandezza naturale con materiali lavorati con grande professionalità e passione: polistirolo, legno, tutto dipinto a mano mentre i personaggi sono praticamente quelli di una serie completa acquistata a Lucca, città che vanta una tradizione molto forte quando si parla di presepe. Queste le principali caratteristiche che rendono il presepe unico e affascinante al tempo stesso e dentro al quale, per qualche minuto, sarà come fare un salto nel passato e avere la sensazione di trovarsi in Palestina. “Sono più di vent’anni – spiegano dalla parrocchia – che un gruppo di volontari lavora mesi e mesi per realizzare un presepe che si rinnova ogni anno; quest’anno è stata raffigurata una riproduzione del tipico paesaggio della Palestina incassato nella roccia ed esteso su 200 metri quadrati di superficie”.  E dopo il presepe, è obbligatoria anche una visita al mercatino che un nutrito gruppo di volontarie organizza di anno in anno nei locali della parrocchia. Tradizione nella tradizione, proprio come deve essere nel vero spirito del Natale.

Pier Francesco Nesti