Sara Ambra, il primo bilancio come segretario Pd è positivo

SIGNA – Quale è il compito del segretario di un partito ce lo ha detto alla fine della nostra chiacchierata. Nel mezzo tanti contenuti e il desiderio di continuare il lavoro intrapreso nell’anno e mezzo che è passato dal giorno della sua nomina, nel corso del quale è diventata anche vice-sindaco del Comune di Signa. […]

SIGNA – Quale è il compito del segretario di un partito ce lo ha detto alla fine della nostra chiacchierata. Nel mezzo tanti contenuti e il desiderio di continuare il lavoro intrapreso nell’anno e mezzo che è passato dal giorno della sua nomina, nel corso del quale è diventata anche vice-sindaco del Comune di Signa. “Il segretario – ha detto Sara Ambra, alla guida appunto del Pd signese dal maggio del 2013 – è la sintesi del messaggio politico del proprio partito. Ma ciò non significa temporeggiare. Sintesi vuol dire rispettare ogni istanza che ti arriva, confrontarsi e poi scegliere una strada, senza acquietare le differenze”. E se questo è il compito del segretario, “un partito come quello signese, – ha aggiunto – formato da giovani, meno giovani, precari, è fatto da tutte persone che portano sempre contributi importanti e che pensano che la realtà progressista abbia ancora da dire la sua sul territorio. Tutto ciò grazie anche a un contatto costante con la gente, resa sempre partecipe del messaggio che vogliamo portare avanti”. Ovviamente anche a Signa non mancano le difficoltà: “Le problematiche maggiori? Quelle legate alle carenze infrastrutturali e al rischio idraulico. Ma mi piace anche sottolineare come il nostro partito, grazie a un importante lavoro di squadra, sia stato l’unico della Piana a presentare un documento in direzione Pd all’inizio di settembre sulle principali tematiche relative a quest’area: parco della Piana, Pit, rilancio economico”. Circa duecento iscritti, una segreteria decisamente ricca (Andrea Di Natale, Federico La Placa, Gabriele Scalini, Catello Marciano, Pamela Calamai, Caterina Masaracchia, Andrea Polverosi, Niccolò Barbieri, Matteo Mannelli, Valentina Quattrone, Paola Bettarini, Daniele Donnini, Enrico Baccani, Enrico Sardelli) con una folta rappresentanza proveniente dai Giovani Democratici, il gruppo di lavoro voluto da Sara Ambra rispecchia quelle che sono le linee guida del suo mandato: “Il partito è una realtà aperta che si amministra come una famiglia, sempre attento alla formazione ma anche al dialogo e alla dialettica con l’attuale amministrazione comunale”. Poi una “stoccata” al segretario nazionale Matteo Renzi: “Gli sono riconoscente perchè ha fatto passare il messaggio che c’è spazio anche per i giovani, lo rimprovero perchè vuole fare tutto da solo, proprio perchè il progetto democratico si porta avanti solo se c’è un cammino condiviso”. Per quanto riguarda invece i rapporti con gli altri partiti presenti in consiglio comunale, “Sel e Movimento 5 stelle sono all’opposizione e si comportano da opposizione, basta essere contro e tutto va bene; da parte del centro-destra, invece, c’è una maggiore ricerca di collaborazione”. Quella collaborazione, oltre a una buona sinergia, esistente fra consiglieri e giunta. Ovviamente c’è anche qualcosa da migliorare: “Innanzitutto, dal punto di vista amministrativo, è necessaria una maggiore ottimizzazione delle risorse comunali oltre alla necessità di reperirne altre. Come partito invece dobbiamo essere ancora più inclusivi sul territorio proprio perchè una maggiore presenza, oltre ad essere sinonimo di credibilità, ci permette di coinvolgere un numero sempre maggiore di persone”.