Sarà una Pasqua senza fedeli. Niente ulivo per la domenica delle Palme

PIANA FIORENTINA – Come era prevedibile, avvicinandosi i giorni di Pasqua e tutte le celebrazioni religiose che la precederanno, i Vescovi della Toscana hanno dato le loro indicazioni per quella che sarà la Settimana Santa. E anche nella Settimana Santa continuerà l’impossibilità dei fedeli a partecipare di persona alle celebrazioni, disposizione rafforzata dal Decreto della Congregazione […]

PIANA FIORENTINA – Come era prevedibile, avvicinandosi i giorni di Pasqua e tutte le celebrazioni religiose che la precederanno, i Vescovi della Toscana hanno dato le loro indicazioni per quella che sarà la Settimana Santa. E anche nella Settimana Santa continuerà l’impossibilità dei fedeli a partecipare di persona alle celebrazioni, disposizione rafforzata dal Decreto della Congregazione per il Culto Divino che stabilisce che siano “riti senza concorso di popolo”. I sacerdoti, quindi, celebreranno con le medesime modalità con cui hanno celebrato la Santa Messa nelle ultime settimane. La domenica delle Palme, inoltre, nelle cattedrali e nelle parrocchie, verranno benedetti solo i rami di ulivo dei presenti ma non ci sarà alcuna forma di distribuzione dei rami benedetti.

Il Giovedì Santo, nella celebrazione della Messa “in coena Domini”, verrà omessa la lavanda dei piedi; al termine della Messa non ci sarà la reposizione solenne dell’Eucaristia e conseguentemente neanche la sua collocazione in una cappella ornata per l’adorazione. Il Venerdì Santo, durante la Celebrazione della Passione del Signore, l’ultima invocazione della Preghiera universale sarà formulata come è stato indicato dall’Ufficio liturgico nazionale. Non potranno svolgersi le tradizionali Via Crucis e altre manifestazioni di venerazione della Croce: “Si invitano i fedeli – si legge in un comunicato – a pregare seguendo la trasmissione che verrà proposta dalle reti televisive della Via Crucis del Santo Padre in piazza San Pietro. La Veglia Pasquale si celebrerà nelle chiese, cattedrali e parrocchiali, o nelle chiese conventuali con il permesso del Vescovo; nella Veglia si ometterà l’accensione del fuoco e non verranno celebrati i sacramenti dell’Iniziazione cristiana; dopo la benedizione dell’acqua lustrale verranno rinnovate le promesse battesimali; l’accensione del cero e l’Annuncio pasquale, la liturgia della Parola e la liturgia eucaristica si svolgeranno come previsto nel Messale Romano”. La domenica di Pasqua la celebrazione della Santa Messa avverrà secondo quanto prescritto dalle norme liturgiche. “Si invitano – continua – tutte le chiese a suonare a festa le campane alle 12, come segno di annuncio della vittoria di Cristo sulla morte, di speranza per uomini e donne in questo tempo di sofferenza, di comunione fra tutte le comunità della nostra regione”. “I fedeli che vorranno accostarsi alla Comunione in tutto il tempo pasquale, cioè da Pasqua e Pentecoste, – continua il comunicato – fino a quando rimarranno in vigore le restrizioni concernenti le celebrazioni con il popolo, potranno farlo solo in modo privato. I sacerdoti si rendano disponibili facendo attenzione al rispetto delle normative sanitarie in vigore e a evitare che si formino raggruppamenti. La stessa disponibilità si assicuri per le Confessioni individuali, sempre evitando che l’accesso da individuale e controllato possa trasformarsi in afflusso di persone”.