Scaramelli (Italia Viva): “La Toscana ancora arancione un danno economico senza precedenti”

FIRENZE – “Un danno economico senza precedenti”. La definisce così il vice-presidente del Consiglio regionale, Stefano Scaramelli, la decisione del ministro Speranza di confermare la Toscana zona arancione. E lo fa con un “intenso” post su Facebook: “Per carità, lungi da me. Le regole si rispettano. Sempre. Ma così non va bene. Dietro una regola, […]

FIRENZE – “Un danno economico senza precedenti”. La definisce così il vice-presidente del Consiglio regionale, Stefano Scaramelli, la decisione del ministro Speranza di confermare la Toscana zona arancione. E lo fa con un “intenso” post su Facebook: “Per carità, lungi da me. Le regole si rispettano. Sempre. Ma così non va bene. Dietro una regola, – scrive – dietro un Dpcm, dietro una ordinanza, si deve avere il coraggio di spiegarne le motivazioni. La Toscana ancora per una settimana sarà in zona arancione. Perché? Qualcuno ha il coraggio di metterci la faccia e spiegare il perché? Qui siamo al ridicolo. Questo comporterà per oltre 20.000 imprese della ristorazione e 40.000 lavoratori un danno economico senza precedenti e senza debiti ristori. Queste persone meritano rispetto. Il presidente del Consiglio deve dire il perché, non si può limitare a una diretta Facebook. Il ministro della salute deve spiegare numeri e rilievi scientifici, non si può limitare a telefonare ai suoi compagni di partito. Cari governanti, la verità in questi casi è sempre maestra. È dovuta. E la dovete dire alle famiglie degli imprenditori e dei lavoratori che vedranno sfumare in questa settimana un introito vitale per la loro sopravvivenza. Per quello che potrò vi starò addosso. Non vi darò pace finché non spiegherete il perché. Lo dovete dire ai cittadini toscani, o voi, o chi per voi. Personalmente non ho stima nei confronti dell’attuale presidente del Consiglio. Non è un segreto, non da ora. Non si tratta di risentimento personale, si tratta del suo stile e della sua totale assenza di rispetto verso le istituzioni, assenza di rispetto verso gli altri, in questo caso verso la Regione Toscana, la sua storia, la sua identità e libera impresa. Non sono abituato a nascondermi dietro giri di parole, metto sempre la mia faccia in ciò che dico e me ne assumo piena responsabilità”.