Sciopero Amazon: Filt Cgil “Deve essere messa in sicurezza tutta la filiera dei corrieri”

CALENZANO – Ha aderito allo sciopero il 40% degli addetti e dei corrieri di Amazon, questa mattina secondo Claudio Gani di Filt Cgil Firenze. Al centro dello sciopero (senza alcun presidio per attenersi alla normativa governativa per il contenimento della diffusione del Covid-19) la difficoltà di incontrare Amazon, il colosso americano per le spedizioni. “Amazon non vuole […]

CALENZANO – Ha aderito allo sciopero il 40% degli addetti e dei corrieri di Amazon, questa mattina secondo Claudio Gani di Filt Cgil Firenze. Al centro dello sciopero (senza alcun presidio per attenersi alla normativa governativa per il contenimento della diffusione del Covid-19) la difficoltà di incontrare Amazon, il colosso americano per le spedizioni. “Amazon non vuole mettersi al tavolo – dice Gani – per discutere di normative e sicurezza per questo particolare momento dove le consegne sono aumentate”. Oltre 10mila pacchi partono ogni giorno, dice Cgil, dal magazzino calenzanese e di questi “non sono tutti beni necessari”. Da qui la decisione di scioperare anche se data la situazione attuale, non è stato molto facile. “Sappiamo che ci sono state molte chiamate di lavoratori all’ultimo momento – racconta Gani – dei 120 presenti normalmente ne sono stati chiamati 300, ma le adesioni allo sciopero sono state intorno al 40%”. Quello che preoccupa lavoratori, corrieri e i sindacati è soprattutto la sicurezza richiesta in questo momento di emergenza sanitaria. “Chiediamo che tutta la filiera possa essere messa in sicurezza – dice Gani – perchè qui partono i corrieri, ricevono i pacchi, questi vengono portati a chi li ha ordinati: ci sono precedure che dovrebbero essere messe in sicurezza. E invece troviamo anche situazioni grottesche come i bagni chiusi per i corrieri. Vorremmo discutere con Amazon, noi abbiamo provato a risolvere questi problemi e ci dispiace che Amazon non sia mai stato al tavolo con noi”. E.A.