Scomparsi i manifesti elettorali. Vandali? No, la legge

SIGNA – Sono scomparsi i manifesti elettorali dai tabelloni di via dei Macelli e davanti all’ingresso dei Renai. Sono stati i vandali? No, al contrario: gran parte dei cartelloni non erano in regola e, in applicazione a una legge nazionale del 1956, la polizia municipale signese ha provveduto a farli togliere. Secondo la stessa legge, […]

SIGNA – Sono scomparsi i manifesti elettorali dai tabelloni di via dei Macelli e davanti all’ingresso dei Renai. Sono stati i vandali? No, al contrario: gran parte dei cartelloni non erano in regola e, in applicazione a una legge nazionale del 1956, la polizia municipale signese ha provveduto a farli togliere. Secondo la stessa legge, tra l’altro, nessun manifesto elettorale può essere affisso se non in degli spazi ben definiti e non in luoghi privati visibili dalla strada, ad esempio vetrine di negozi.

In sostanza i manifesti sono stati tolti perché, secondo quanto ci hanno spiegato dalla Polizia municipale, gli spazi per la propaganda elettorale del Parlamento europeo sono distinti da quelli per le elezioni amministrative (nel caso di Signa il 25 maggio si voterà per entrambe). Quindi i manifesti con i candidati al Consiglio comunale non possono stare dove invece si dovrebbero mostrare i candidati al Parlamento europeo. In via dei Macelli si sono “salvati” solo il manifesto dell’Idv e quello della lista Tsipras, mentre davanti ai Renai letteralmente una “moria”: solo la lista Tsipras è rimasta affissa. Comunque stavolta niente vandali, solo la legge.