Scuola, assemblea del personale toscano verso lo sciopero del 30 maggio. La Flc Cgil: “Il governo ci ascolti”

FIRENZE – Circa 5.000 persone collegate in videoconferenza, tra Meet e YouTube, all’assemblea regionale indetta da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams per il personale delle scuole statali (docenti e Ata). “Una iniziativa – si legge in una nota – organizzata dai sindacati in vista dello sciopero nazionale della […]

FIRENZE – Circa 5.000 persone collegate in videoconferenza, tra Meet e YouTube, all’assemblea regionale indetta da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams per il personale delle scuole statali (docenti e Ata). “Una iniziativa – si legge in una nota – organizzata dai sindacati in vista dello sciopero nazionale della scuola il 30 maggio, con manifestazione a Roma, dove si chiederà lo stralcio completo delle disposizioni previste sulla scuola dal Decreto legge 36/22, lo stanziamento di risorse in linea con l’inflazione per il rinnovo dei contratti, la stabilizzazione del personale precario docente e Ata, la riduzione del numero di alunni per classe e l’incremento degli organici”. Il Decreto legge 36/22 è infatti per i sindacati “inaccettabile” e questi sono alcuni dei punti critici da essi contestati: valutazione selettiva dei docenti che compenserà con una cifra una tantum solo il 40% dei partecipanti; il finanziamento del sistema di valutazione avverrà con il taglio della Card Docente e di 9.600 cattedre; ulteriori ore obbligatorie per formazione e altre attività; percorso a ostacoli per il reclutamento dei precari: 60 crediti formativi per percorsi abilitanti, concorso e prova finale dopo l’anno di prova; nessun investimento sull’organico del personale Ata e cancellazione dell’organico Covid.

“La grande partecipazione all’assemblea toscana di oggi dimostra quanto questi temi siano sentiti dal personale scolastico. Da qui al 30 maggio ci saranno altre assemblee a livello territoriale e documenti di contrarietà da parte dei collegi dei docenti. Si è aperta una nuova stagione di lotta, la scuola e chi ci lavora devono essere considerati un architrave del paese e non un settore di serie B. Il governo ci ascolti, non può riproporci piani all’insegna del risparmio quando invece urgono l’implementazione degli organici, dei seri percorsi di formazione e reclutamento degli insegnanti a Ata. Siamo invece al cospetto di un aumento delle classi pollaio e della negazione di un vero sistema di formazione permanente”, ha detto Pasquale Cuomo, segretario generale di Flc Cgil Toscana.