Scuola e volontariato al Calamandrei. E la “prof” va in pensione

SESTO FIORENTINO – “Siate contagiosi con gli altri studenti” con questa frase la professoressa Erminia Del Prete ha salutato, prima di andare in pensione, questa mattina i “suoi” ragazzi che partecipano all’attività di volontariato che la docente ha avviato da 15 anni. Il saluto e il passaggio di testimone alla professoressa Fabbri è avvenuto questa […]

SESTO FIORENTINO – “Siate contagiosi con gli altri studenti” con questa frase la professoressa Erminia Del Prete ha salutato, prima di andare in pensione, questa mattina i “suoi” ragazzi che partecipano all’attività di volontariato che la docente ha avviato da 15 anni. Il saluto e il passaggio di testimone alla professoressa Fabbri è avvenuto questa mattina alle 10.30 nell’aula Magna dell’Istituto Calamandrei insieme ai volontari dell’Auser di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e alla Caritas. Sono queste alcune delle associazioni, oltre alla scuola media Cavalcanti, coinvolte nel progetto di volontariato che vede partecipare 70 studenti del tecnico Calamandrei. “Il questi 15 anni – ha detto Del Prete – ho lavorato tanto perché ho creduto in quello che secondo me non è un progetto, ma una attività che ha una ricaduta, ma che è spinta dal cuore”.

calamandrei 9Gli studenti-volontari si sono occupati di una quarantina di alunni della Cavalcanti “Ragazzi da seguire che avevano bisogno di recupero – ha aggiunto la professoressa Macis della Cavalcanti – e perché in situazioni di disagio”; 25 studenti del Calamandrei hanno effettuato volontariato alla Caritas di via Corsi Salviatio, con gli anziani della Rsa Villa Solaria e con l’Auser.
Matteo, Lorenzo, Giulia, Laura e Elena hanno raccontato le proprie esperienze, rimarcando il valore indiscusso del volontariato non solo per chi riceve l’attenzione, ma anche per chi si trova ad aiutare.
calamandrei 5“Tutti i ragazzi hanno risposto quando ho avuto bisogno di qualche volontario – ha detto Del Prete – racconto una vicenda: un giorno venne da me una anziana signora che aveva saputo della nostra attività di volontariato. Mi chiese se potevo aiutare suo nipote e sua nuora. Il bambino, cerebroleso, aveva bisogno di qualcuno con cui trascorrere qualche ora. Così sono andata nelle classi per sentire chi fosse disponibile e nel giro di mezz’ora ho trovato 12 ragazzi. Ecco perché vi dico: siate contagiosi con gli altri studenti”.