SIGNA – “Servono chiarimenti sul cornicione della scuola elementare Leonardo Da Vinci”: i genitori degli alunni che frequentano l’istituto scolastico di via Roma tornano su un argomento che, nelle ultime settimane, è stato spesso al centro del dibattito. “Da parte nostra – dicono – vogliamo mostrare la lettera inviataci dai Vigili del fuoco a seguito del sopralluogo al cornicione effettuato lo scorso 22 gennaio. I Vigili del fuoco, infatti, hanno inviato una richiesta formale agli organi competenti chiedendo di intervenire per sanare la situazione riscontrata sul cornicione. Successivamente al sopralluogo, il 27 gennaio, ci risulta che il Comune sia intervenuto con piattaforma aerea, affermando che non era stata riscontrata alcuna criticità con verifiche sulla sola parte anteriore (lato via Roma)”.


“Guardando il cornicione, però, – aggiungono – sembra ci sia stato un intervento di riparazione solo di una parte, nello specifico quello sopra l’ingresso della segreteria; inoltre sono state tolte le transenne richieste o piazzate dai Vigili del fuoco. Se non sono state riscontrate criticità, perché sembra sia stato fatto un intervento di riparazione? Se è vero che sono state fatte delle riparazioni, questo è segno di criticità riscontrate, al contrario di quanto dichiarato dall’amministrazione. Inoltre, perché non è stata controllata anche la parte posteriore, lato via Arte della Paglia, anch’essa oggetto di segnalazione? Sono state rispettate le richieste dei Vigili del fuoco sulle modalità dei controlli relativi alle parti interessate da dissesto? Sarebbe utile rendere pubblici i verbali dell’intervento del 27 gennaio e delle precedenti verifiche e togliere ogni dubbio, tranquillizzando così i genitori una volta per tutte”.
“I verbali – concludono – sono stati richiesti per vie ufficiali mediante Pec, ma nessuna risposta è arrivata. Considerando che i Vigili del Fuoco chiedono accurata verifica delle parti interessate da dissesto, rilevando quindi dei problemi, e considerando che dopo 5 giorni viene dichiarato che non ci sono criticità, riteniamo doveroso approfondire la questione per capire dove sta la verità. Ci teniamo a dire che questa non è polemica, ma una richiesta legittima fatta da un gruppo di genitori preoccupati”.