Scuola Verga, le parole della rappresentante di classe della terza D: “L’insegnante? Accusata di essere troppo ligia al al proprio dovere…”

CAMPI BISENZIO – Si arricchisce di un altro capitolo la vicenda della scuola Verga di San Donnino e della proposta lanciata nei giorni scorsi da una professoressa, Maria Montagono, in merito alla possibilità che la terza D potesse essere in classe nel periodo delle festività natalizie. Già una mamma si era espressa favorevolmente su Facebook […]

CAMPI BISENZIO – Si arricchisce di un altro capitolo la vicenda della scuola Verga di San Donnino e della proposta lanciata nei giorni scorsi da una professoressa, Maria Montagono, in merito alla possibilità che la terza D potesse essere in classe nel periodo delle festività natalizie. Già una mamma si era espressa favorevolmente su Facebook dichiarandosi “grata a questa insegnante che mette avanti il bene di questi ragazzi”. Quindi è stata la stessa docente a voler fare alcune precisazioni. Sempre su Facebook è intervenuta anche Simona Bragalli, che della terza D è rappresentante di classe e che ci ha autorizzati a riportare le sue parole: “Sono la rappresentante di classe delle terza D, classe tirata in causa. Volevo rispondere a tutti coloro che hanno avuto pareri negativi verso questa iniziativa. Faccio una precisazione, la classe è entrata in quarantena il 4 novembre, alla quale ne è susseguita un’altra che poi si è collegata alla chiusura generale attivata con il passaggio nella zona rossa. Hanno fatto poco più di un mese di scuola. A questi ragazzi è stato negato il diritto all’istruzione più che ad altri, soprattutto quest’anno che dovranno decidere che percorso di studi intraprendere per il loro futuro. Un’insegnante meravigliosa, dedita al lavoro, appassionata dell’insegnamento, sempre disponibile, premurosa, comprensiva e con 40 anni di esperienza, si era resa disponibile ad aiutare i ragazzi, gratuitamente, spendendo il suo tempo libero per fare delle ripetizioni ai suoi ragazzi. Questa insegnante viene accusata di essere troppo ligia al suo dovere di formatrice e di insegnante. Ecco, è così grave fare il proprio lavoro con amore e dedizione? La scuola e la formazione dei nostri giovani è la base su cui verrà costruita la società futura, è davvero così problematico voler a tutti i costi aiutare i ragazzi in questo?”.