Se l’arte di Stefano Nistri è anche un omaggio alla Lastrense e a Lastra a Signa

LASTRA A SIGNA – Ancora “freschi” della presentazione della tre giorni della Ciclostorica La Lastrense (appuntamento clou il 20 marzo), organizzata dal G.S. Tre Emme, non è passata certo inosservata la donazione, da parte del Maestro Stefano Nistri, di un’opera d’arte che è sì un omaggio al territorio in cui vive e lavora. Ma vuole […]

LASTRA A SIGNA – Ancora “freschi” della presentazione della tre giorni della Ciclostorica La Lastrense (appuntamento clou il 20 marzo), organizzata dal G.S. Tre Emme, non è passata certo inosservata la donazione, da parte del Maestro Stefano Nistri, di un’opera d’arte che è sì un omaggio al territorio in cui vive e lavora. Ma vuole essere anche un messaggio di buon auspicio per una manifestazione che rappresenta anche un segnale di fiducia per il futuro. Domenica 20 marzo, infatti, le strade intorno a Firenze saranno il percorso di una nuova e suggestiva manifestazione ciclostorica che, nel nome, vuole rendere omaggio alla prima  associazione sportiva di Lastra a Signa, la  Lastrense appunto, costituita nel 1921. Per questo Nistri (una tradizione, quella dello scalpellino, estremamente significativa per il Comune di Lastra a Signa) ha donato al G.S. Tre Emme lo stemma in pietra, realizzato per ricordare i cento anni dalla nascita della  A.S. Lastrense. La cerimonia si è svolta in sala consiliare alla presenza del sindaco Angela Bagni, dell’assessore allo sport Leonardo Cappellini, del presidente del G.S. Tre Emme Antonio Caverni, del presidente dei Veterani dello Sport Le Signe “Nesti-Pandolfini” Leandro Becagli, di Alessandro Cei, già presidente della A.S. Lastrense ciclistica, del presidente della Uisp fiorentina, Marco Ceccantini, e del delegato provinciale fiorentino del Coni, Fabio Giorgetti

Nistri ha realizzato lo stemma in pietra serena, materiale anticamente estratto dalle cave della Lisca, e ha scolpito un blasone che reca nello stemma il simbolo di due squadre e nel nome di Lastra il legame con questo materiale, aggiungendo chiari riferimenti, oltre al ciclismo, al torrione di Baccio, simbolo lastrigiano per eccellenza, e il giglio fiorentino con la scritta che ricorda La Lastrense e il suo compleanno “100” . Un altro tassello ai tanti che Nistri, con il suo lavoro, ha sempre offerto al territorio, con donazioni all’amministrazione comunale, a enti e ad associazioni. Stefano Nistri è infatti uno degli ultimi scalpellini lastrigiani: si è formato all’Opera di Santa Maria del Fiore, dove ha lavorato al restauro di più facciate eseguendo diversi pezzi tutti completamente fatti a mano, come colonne tortili e cappelli a guglia. E in aziende del territorio nel lapideo. Oggi, in pensione, si diletta per le sue passioni, la scultura e la pittura, oltre allo sport, dove è maestro di discipline orientali e dirigente sportivo impegnato nel volontariato sia nella Uisp che nell’U.N.V.S. – Veterani dello Sport.

Insomma, quello di Stefano Nistri (per ogni informazione stenistri@yahoo.it) è l’occhio dell’artista del contado fiorentino che sviluppa le sue opere nel disegno e nella pietra, un’arte che non si ferma a esprimere le immagini che coglie attraverso lo sguardo, ma elabora e trasforma le sensazioni e le emozioni, le idee, imprimendo ai propri lavori, con cura e attenzione, i particolari che spesso non si guardano più con l’interesse di una volta.