Sel va all’opposizione e “radia” De Feo dal partito

CAMPI BISENZIO – Con l’uscita dalla giunta di Taira Bartoloni (Sel) e l’ingresso di Vanessa De Feo la “frattura tra il sindaco Fossi e Sel è diventata inevitabile e non più silente”. E’ quanto sostengono il consigliere di Sel Angelo Hu e la coordinatrice del circolo Sel di Campi Taira Bartoloni. Una frattura che ha […]

CAMPI BISENZIO – Con l’uscita dalla giunta di Taira Bartoloni (Sel) e l’ingresso di Vanessa De Feo la “frattura tra il sindaco Fossi e Sel è diventata inevitabile e non più silente”. E’ quanto sostengono il consigliere di Sel Angelo Hu e la coordinatrice del circolo Sel di Campi Taira Bartoloni. Una frattura che ha di fatto, provocato anche l’esclusione da Sel di Vanessa De Feo. “Sinistra Ecologia Libertà ha chiesto alla consigliera De Feo di non accettare l’assessorato offertole – spiegano in una nota Hu e Bartoloni – ma De Feo ha declinato l’invito di Sel e si è così oggettivamente posta al di fuori del partito”.
Un rapporto difficile e complicato, quello tra Pd e Sel, dove forse le incomprensioni sono iniziate già prima delle elezioni. Sembra un po’ come quei matrimoni dove uno dei due coniugi cerca di non vedere i difetti dell’altro perchè convinto che con la convivenza tutto potrà cambiare e poi si concludono con un divorzio. Così è stato, forse, anche per Pd e Sel a Campi.
“La storia di questa legislatura ha inizio nel 2012, con le primarie del centrosinistra – raccontano Hu e Bartoloni – La richiesta di cambiamento si respirava nell’aria di Campi. Tutti, anche gli avversari riconoscevano ad Adriano Chini, il merito di aver introdotto la nostra cittadina in una dimensione moderna. Ma a Campi, nell’autunno del 2012, i militanti e gli elettori del centrosinistra, chiesero a gran voce il cambiamento. Anche Sel che partecipò alle primarie con una propria candidatura, constatò fin da subito che le speranze e l’entusiasmo per il rinnovamento e per un nuovo modo di fare politica, erano racchiuse intorno alla figura di Emiliano Fossi. Fin da subito quindi, rispettando il risultato delle primarie, ci riunimmo intorno alla figura di Fossi per costruire il nuovo centrosinistra campigiano”. Ma questo idillio sembra non durare molto.
“Purtroppo, però non era tutt’oro quel che luccicava – prosegue la nota di Sel – Il programma del candidato sindaco, seppur più volte sollecitato dai compagni di Sel, fu consegnato a tutti gli alleati, Pd compreso, un giorno prima della presentazione delle liste. Niente discussione quindi: o prendi questa minestra o salti dalla finestra. Già da questo episodio emergeva la concezione ‘padronale’ della politica, tipica del Pd renziano, al quale Fossi, stava per entrare degnamente a farne parte”.
Incomprensioni e rapporti che, dice la nota di Sel “non furono certo paritari. Dal protagonismo di alcuni candidati Pd, durante la campagna elettorale per far eleggere una candidata di Sel anziché un’altra in quanto ritenuta più leale, alla trattativa svolta dai dirigenti di Sel col Sindaco sulla composizione della Giunta, dove Fossi disse senza mezzi termini che Sel avrebbe avuto una rappresentanza solo se il nome fosse stato quello di Taira Bartoloni (in quel modo sarebbe stata costretta ad abbandonare il consiglio comunale)”. E poi ancora difficoltà una volta che Bartoloni diventa assessore “Bartoloni in quanto assessore ha ricevuto – prosegue la nota – in relazione alla proposte che portava in giunta, come nel caso della decisione di riaprire il centro urbano, decisa per la pancia della gente, anziché, come suggeriva la stessa Bartoloni, effettuare una seria e approfondita analisi da parte degli uffici tecnici. Oppure la gestione anacronistica della macchina comunale, priva nei fatti, di una vera e propria distinzione fra politica e gestione”.
Ecco che la situazione precipita e il rapporto si incrina e poi rompe del tutto provocando una serie di effetti a catena: Sel all’opposizione con un consigliere indipendente Angelo Hu primo cittadino cino-italiano ad essere eletto in un’assemblea elettiva italiana. “Un primato, questo, di cui tutta Sinistra Ecologia Libertàva orgogliosa – si legge nella nota – e che dimostra l’essenza della sua vera politica. Una buona politica costruita sui fatti e non sulle parole”.

AGGIORNAMENTO DEL 9 APRILE – Da Sel fanno notare che l’aver usato il verbo “radiare” nel titolo non è corretto perché la radiazione avviene dopo un processo interno che prevede un iter statutario ben preciso. Di conseguenza Sel ha “messo fuori dal partito” politicamente parlando Vanessa De Feo che potrà rimanervici quanto vorrà fino alle sue dimissioni o fino all’apertura del processo davanti all’apposita commisisone che una volta si chiamava probiviri. Dell’imprecisione ce ne scusiamo con tutti gli attori e correggiamo il titolo utilizzando le virgolette al verbo radiare in modo da consentirci comunque una semplificazione del clima interno a Sel ma senza  dover fare un titolo su 5 o 6 righe.

Riportiamo il testo della richiesta di Sel
E’ noto come a Campi si sia determinata una situazione che ha portato alla rottura tra PD e SEL e alla conseguente uscita di quest’ultima dalla maggioranza. Rispetto a questa scelta, la consigliera De Feo ha espresso un profondo disaccordo.
Le nostre strade si sono quindi separate, senza che per questo sia avvenuto alcun “vecchio rito di radiazione”, come invece lascia intendere il titolo, evocando un modo di fare politica vecchio ed estraneo alla cultura di SEL.
Mauro Valiani, coordinatore provinciale SEL Firenze