Senza acqua calda per cavilli burocratici

SESTO FIORENTINO – Una vicenda quella di alcuni residenti di Largo Capitini (zona Pl13) che ha dell’incredibile. A causa di una “querelle”, un braccio di ferro, una incomprensione tra due soggetti (la cooperativa di costruzione e Estra Clima) si sono ritrovati senza acqua calda sanitaria. Si potrebbe dire che tra i due litiganti il terzo […]

SESTO FIORENTINO – Una vicenda quella di alcuni residenti di Largo Capitini (zona Pl13) che ha dell’incredibile. A causa di una “querelle”, un braccio di ferro, una incomprensione tra due soggetti (la cooperativa di costruzione e Estra Clima) si sono ritrovati senza acqua calda sanitaria. Si potrebbe dire che tra i due litiganti il terzo ci rimette. E così è accaduto. La storia si intreccia con i fallimenti passati e con i progetti lasciati a metà del comparto che avrebbe dovuto essere una delle porte di accesso a Sesto Fiorentino. La storia inizia qualche tempo fa quando la cooperativa Abitagreve, come le altre società edilizie del comparto, sottoscrivono un contratto con Estra spa per la fornitura del servizio di acqua calda sanitaria e di riscaldamento. Estra da parte sua si impegnava a realizzare un impianto centralizzato tra più edifici, mentre i costruttori si impegnavano a realizzare un determinato numero di unità immobiliari asservite all’impianto di centralizzato realizzato da Estra. La cooperativa cede la proprietà di 19 appartamenti e resta proprietaria di altri 27. Intanto vengono sottoscritti i contratti di fornitura energetica con i singoli utenti. Ma qualcosa non funziona. Secondo Estra gli impianti interni non erano realizzati nel modo adeguato da parte della Cooperativa. Si arriva ad un accordo: le fatture per i consumi energetici vengono intestate alla Cooperativa e questa avrebbe dovuto occuparsi della ripartizione ai condomini. Altro problema: a Estra non arrivano i soldi della Cooperativa, mentre alcuni condomini pagano regolarmente. Da qui la storia si complica e alcuni condomini decidono di affidarsi ad un legale e far seguire tutta la vicenda (che inizia circa 5 anni fa), ma restano ancora dei nodi da sciogliere, rimangono impigliati in cavilli burocratici che si sommano alle vicende passate del comparto. E a rimetterci sono i residenti ai quali Estra ha “chiuso i rubinetti” e non possono utilizzare l’acqua calda sanitaria, nonostante che il legale di un gruppo di condomini abbia contattato Estra per arrivare ad una soluzione che potesse in qualche modo venire incontro a tutti e soprattutto permettere a chi vive in quelle case di Largo Capitini di poter avere a disposizione l’acqua calda sanitaria.