Sesto Bene Comune “La Commissione sulla Piana aveva un visione lungimirante”

SESTO FIORENTINO – Non è stata accettata dal Consiglio la proposta, presentata un mese fa circa, dal gruppo di opposizione Sesto Bene Comune della “costituzione di una Commissione Consiliare straordinaria sulla Piana col compito specifico di elaborare indirizzi di lavoro per gli amministratori”.  Secondo Sesto Bene Comune il compito della Commissione avrebbe dovuto essere di […]

SESTO FIORENTINO – Non è stata accettata dal Consiglio la proposta, presentata un mese fa circa, dal gruppo di opposizione Sesto Bene Comune della “costituzione di una Commissione Consiliare straordinaria sulla Piana col compito specifico di elaborare indirizzi di lavoro per gli amministratori”. 

Secondo Sesto Bene Comune il compito della Commissione avrebbe dovuto essere di approfondimento di tematiche, organizzazione di confronti con associazioni, comitati, forze economiche e sociali “per costruire ed istruire ipotesi e proposte per il futuro della piana avendo come obbiettivo la difesa e la promozione dei beni comuni e il miglioramento della qualità della vita nell’area”.
“L’obbiettivo era chiaro: – si legge nella nota di Sesto Bene Comune – coinvolgere tutto il Consiglio nella difesa di una parte strategica della città, contrastare uniti chi ancora continua a riproporre la vecchia e superata idea della nuova pista dell’Aeroporto, iniziare a disegnare il futuro della piana con proposte di qualità e concretizzabili.Questo metodo avrebbe aiutato a condividere idee e proposte in un confronto aperto all’interno delle istituzioni favorendo la comprensione reciproca”.

La maggioranza ha bocciato la proposta. “Dalle forze politiche della maggioranza sono emerse obbiezioni che hanno fatto cadere la proposta – prosegue la nota – Si è detto che i tempi erano troppo stretti e che la commissione avrebbe intralciato i lavori per la definizione del Piano Operativo Comunale.Abbiamo risposto che i tempi non sono un problema se esiste una volontà politica e che una gestione attenta della Commissione avrebbe semmai rappresentato un aiuto (e non un intralcio) alla elaborazione del Piano Operativo. Pensiamo che questa possa definirsi un’occasione perduta.E purtroppo una ulteriore dimostrazione di una maggioranza eccessivamente chiusa in se stessa, che ha impostato il lavoro fin dall’inizio in maniera del tutto autoreferenziale. Questi tempi difficili ci dicono invece che il futuro si prepara con una vera apertura alla società e con visioni unitarie e lungimiranti nella logica della sostenibilità, della difesa del patrimonio ambientale, del territorio e dei beni comuni”.